E’ quasi fatta: il giudice
Rosario Livatino, “Beatificato come Martire” da Papa Francesco, sarà il PRIMO “PATRONO”
di Tutti i Magistrati Italiani (e del C.S.M).
Quel che mi accingo a scrivere non l’ho ricavato da papiri
trogloditici del Neolitico, ma da notizie tranquillamente pubblicate dalla
Stampa e dalle TV italiche. E cioé: su iniziativa della Chiesa e del
Procuratore di Avellino Domenico Airoma, nonché dell’On.le Alfredo Mantovano, attuale
sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, con
funzioni di Segretario del medesimo Consiglio, il giudice siciliano Rosario Livatino,
proclamato “Beato Martire” dalla Chiesa Cattolica e prossimo “Santo”, è stato
“candidato” ad assurgere a “Patrono delle toghe”, cioè di Tutti i Magistrati
Italiani. E questo col plauso compiaciuto del Consiglio Superiore della
Magistratura della Repubblica Laica Italiana, i cui membri laici e non laici potranno
beneficiare da oggi in poi della “Protezione” e dei “miracoli” di questo futuro
Santo.
Chi è Rosario Livatino? Livatino è un giudice ucciso il 21.9.1990
in un agguato, mentre percorreva in auto la strada che collega Canicattì ad
Agrigento, presso il cui Tribunale lavorava. Gli assassini, dopo aver speronato
la sua auto, esplosero numerosi colpi di arma da fuoco senza colpirlo: Livatino
allora fuggì dall’auto a piedi ma fu inseguito nei campi e poi freddato a colpi
di pistola.
Perché Rosario
Livatino è stato dichiarato “Beato e Martire” dalla Chiesa Cattolica?
La domanda che mi pongo è lecita: perché mai questo giudice,
morto a 37 anni dopo essere (giustamente) fuggito davanti ai suoi sicari per “salvarsi
la pelle”, è stato dichiarato “Beato” e “Martire” dopo un “processo” (!?!?) di
“beatificazione” iniziato nel 2011 e finito il 21 dicembre 2020, cioè quando
papa Francesco ha autorizzato la “Congregazione delle cause dei santi” a
promulgare il decreto riguardante il “Martirio
in odium fidei” del cosiddetto “giudice ragazzino”? Mi chiedo: che cosa c’è
di tanto “eroico” e di “sacrificale” nel comportamento di un uomo che, per
salvarsi la pelle, fugge (giustamente) davanti a chi lo vuole uccidere, ma non
ci riesce e poi soccombe? Posso capire che possa essere “etichettato” come “martire”
un Salvo D’Aquisto, che si è volontariamente sacrificato il 23 settembre 1943
per salvare un gruppo di civili durante un rastrellamento delle truppe naziste,
ma una persona che fugge per salvarsi la pelle non compie certamente un gesto
eroico o altruistico, ma subisce un assassinio che non voleva subire. E allora,
qual è la motivazione? La spiegazione è semplice. Siamo in Italia e, in
particolare, nell’Italia del Sud, dove i santi e i miracoli prolificano più dei
funghi e dove il misticismo religioso e il desiderio di avere un Santo in casa -o
nel paese natio- è radicato da millenni. E’ per questo che è stata intentata la
causa per la beatificazione di Rosario Livatino, cioè di un giudice cattolico
morto ammazzato. Questa causa ha comportato, NECESSARIAMENTE, la “PROVA” che il
defunto giudice avesse fatto almeno un “MIRACOLO” da morto. Ecco allora che
viene acquisita la “TESTIMONIANZA” di Elena Valdetara Canale, che si dichiara “miracolata”
per intercessione del defunto giudice Rosario Livatino. La Valdetara attesta,
davanti al Tribunale dei Santi, di essere inspiegabilmente guarita nel 1996 da
un linfoma di Hodgkin, diagnosticatole nel 1993. I raziocinanti a questo punto si
chiederebbero: e allora? Quale nesso causale esisterebbe tra questa presunta
guarigione e il defunto Dott. Rosario Livatino? E’ stato forse il dott. Rosario
Livatino che ha fatto guarire la Valditara oppure, ammesso che vi sia stato
questo “SOVRANNATURALE” intervento “taumaturgico”, questa “miracolosa”
guarigione non potrebbe essere attribuita, per esempio, a Zeus, Apollo, Bacco,
Diana, Afrodite, Giunone, Iside, Osiride, Anubi, Odino, Manitù o a qualcun
altro dei miliardi di dei inventati dall’uomo? Ovviamente il Tribunale dei Santi
della Romana Chiesa Cattolica ha deciso di NO, perché ha “decretato” che è
stato proprio il giudice ragazzino a far guarire la Valditara, e non le cure
dei medici o altri dei o altri santi.
Ma non è tutto. La Valditara ha due figlie biologiche, Chiara
e Cecilia di 17 e 13 anni, nonché due figli adottivi, Simona, affetta da
sindrome di Down e da cardiopatìa congenita, che morirà nel 2001, e Francesco
di quattro anni, un bimbo focomelico privo dei quattro arti. E allora sorge
spontanea un’altra domanda: ma perché, Signora Valditara, anziché IMPETRARE la
sua guarigione dal linfoma di Hodgkin, non ha pregato il defunto giudice
Rosario Livatino di far guarire Simona dalla sindrome di Down e dalla cardiopatìa
congenita, evitandole così la morte, nonché di far rispuntare tutti e 4 gli
arti al povero Francesco?
Risposta cattolica: misteri della FEDE.
Per fortuna, però, da oggi in poi TUTTI i Magistrati
Italiani e i Membri del CSM saranno “protetti” e “ILLUMINATI” dal Beato Rosario
Livatino, il primo magistrato “beato” nella storia della Chiesa cattolica.
Ovviamente il nostro Beato farà un ulteriore “miracolo”, magari guarendo un
islamico talebano in Afganistan, e a quel punto avanzerà in carriera, maturando
il titolo di “Santo”.
Due “PERLE” per i lettori.
Prima perla: la camicia portata da Livatino il giorno della
morte, rimasta intrisa di sangue, come da consuetudine truculenta cattolica è
divenuta una RELIQUIA che è oggetto di venerazione e di richiesta di miracoli e
di intercessioni, magari per ottenere il rilascio di una concessione edilizia
per costruire in area non edificabile.
Seconda perla: il Ministro Nordio, ex magistrato con
tendenze baciapiliste, è intervento al Palazzo di Giustizia di Padova dove è
stata allestita la mostra “Sub Tutela Dei”, dedicata al primo
magistrato proclamato beato, cioè Rosario Livatino, dichiarando che questi è un
«MARTIRE religioso» perché -si badi bene- «noi non ci troviamo di fronte a un
magistrato caduto nell’adempimento del dovere, ma davanti a qualcuno che ha
fatto qualcosa di più: ha PERDONATO i suoi assassini. Una scelta che solo
alcuni sanno fare».
Sorge spontanea un’altra domanda: Egregio Ministro Nordio ed
Ecc.mo Tribunale dei Santi, come “cavolazzo” siete venuti a conoscenza che
Rosario Livatino ha “PERDONATO” i suoi assassini? Quando le forze dell’ordine
sono intervenute sul posto, infatti, il Livatino era già morto da un pezzo e
non ha mai detto di aver perdonato i suoi assassini, anche perché è fuggito
davanti agli assassini e, dopo essere stato ucciso, non ha avuto modo di
parlare. D’altro canto, se aveva il desiderio di “perdonarli” a priori, perché
è fuggito, anziché offrire il suo petto agli assassini e dire: “Sparatemi,
perché io vi perdono in anticipo”??
Nordio ha anche ricordato come la nostra cultura, impregnata
dal pensiero veterotestamentario, sia da sempre tesa a rispondere a questa
domanda: «Perché il GIUSTO, cioè l’INNOCENTE, viene punito?». Da questo
postulato di FEDE il Ministro Nordio ne ha tratto la conclusione che «nel
Nuovo Testamento è scritto che il CREATORE si è IMMOLATO sulla Terra (=Pianeta)
per REDIMERE i peccati ALTRUI. Si è messo alla pari del reo che viene punito.
L’INGIUSTIZIA è stata RIPARATA dal Creatore del mondo. È questa la visione di
Livatino. Ed è questa la differenza tra il servitore dello Stato e il santo».
Sorge spontanea altra domanda: Egregio Ministro Nordio, se
Lei pensa realmente che le “INGIUSTIZIE” subite dalle VITTIME ad opera dei
delinquenti e dei prepotenti debbano essere PERDONATE -come fatto da San
Rosario Livatino- quale cavolazzo di bisogno c’è di fare cause e/o processi nei
confronti dei delinquenti e di chi ci arreca torti e ingiustizie? In altre
parole: visto che bisogna perdonare chi ci reca ingiustizia o torto -perché così
Le insegna la sua morale cattolica (“bisogna immolarsi a sacrificio per redimere
i peccati altrui” e “Le INGIUSTIZIE che subiamo in questa vita
terrena saranno RIPARATE dal Creatore del mondo”)- per quale cavolazzo
di motivo si ostina a mantenere in vita i Tribunali “italiani”? Li elimini
tutti perché così, quando saremo derubati, malmenati, oltraggiati, uccisi,
truffati etc, potremmo dire ai delinquenti: “Vi perdoniamo, perché tanto c’è
il Creatore che ci penserà lui a rimediare alle vostre malefatte, quando
arriverà il ….. “GIUDIZIO UNIVERSALE”!!!!!!!!”
Da cotanta coerenza del Ministro di Giustizia scaturisce un
mio personalissimo suggerimento finale: se avete una causa in corso -o vi passa
la malsana idea di proporne una- chiedete l’intercessione di San Rosario Lavatino,
di cui vi fornisco i recapiti per l’Italia:
Mail: dio.chiesacattolica.vaticano.livatino@paradiso.sezionebeatiitaliani.it”;
PEC: dio.chiesacattolica.vaticano.livatino@paradisopec.sezionebeatiitalliani.it;
telefono mobile: +++***
339 4564564546456456 699699699699 3453453435
Curiosità: i santi
patroni e protettori ammontano, in Italia, a ben 11.811. Tra di essi spiccano:
Patroni d’Italia: San Francesco d'Assisi e Santa Caterina da
Siena
Esercito Italiano: San Giovanni XIII papa (10 ottobre);
Marina Militare: Santa Barbara vergine e martire (4
dicembre)
Aeronautica Militare: Beata Vergine di Loreto (10 dicembre)
Arma dei Carabinieri: Santa Maria "Virgo Fidelis"
Guardia di Finanza: San Matteo Apostolo
Guardie Forestali: San Giovanni Gualberto;
Patroni Regioni: ogni Regione ha il suo patrono (ad es., la
“rossa” Emilia Romagna ha come patrono Sant'Apollinare)
Patroni Province: sono 110
Patroni Comuni: sono 7.904