giovedì 13 aprile 2023
Dopo la Madonna del Capriolo, sbarca sulla Terra anche la Madonna Maiala (di Luigi Tosti)
giovedì 6 aprile 2023
Lo SFASCIO della Sanità Pubblica (di Luigi Tosti)
La Sanità pubblica, grazie all'insipienza dei nostri Augusti Governanti che hanno anche FORAGGIATO la sanità privata, si trova oramai in stato di decozione FALLIMENTARE. Se l'Italia fosse abitata da francesi "incazzosi", i nostri Regnanti si porrebbero qualche scrupolo. Nel mio piccolo, non essendo una pecora, mi do da fare. Per chi ha pazienza, buona lettura. Per i toni non mi scuso: quando ce vo' ce vo'.
Servizio Sanitario Regionale
Emilia-Romagna
P.E.C.: azienda@pec.auslromagna.it
Alla
GESTIONE SANITARIA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
Viale
Aldo Moro, 52, 40127, Bologna (BO) regione Emilia-Romagna
responsabile:
Presidente Stefano Bonaccini
Pec: urp@postacert.regione.emilia-romagna.it
All’AUSL
Romagna
Ambito
di Rimini
Ufficio
Relazioni col pubblico
urp.rn@auslromagna.it
Al
Ministro della Salute
PEC:
spm@postacert.sanita.it
E,
per conoscenza:
Spett.le
CITTADINANZATTIVA
Sede
nazionale: Via Cereate 6, 00183 Roma
PEC:
cittadinanzattiva@pec.it
OGGETTO:
1°) Prenotazione di VISITA
NEUROCHIRURGICA della cittadina_________ in spregio al contenimento della lista
d’attesa, codice “D”, previsto dal Piano nazionale di liste d’attesa;
2°) MANCATA RISPOSTA alla PEC del 22.3.23 con la quale è stata richiesta l’IMMEDIATA individuazione della struttura pubblica o accreditata che eroghi la prestazioni entro il tempo massimo di 30 giorni o, in caso di indisponibilità di strutture pubbliche o accreditate, che la prestazione venga erogata in intramoenia, senza oneri aggiuntivi, ai sensi decreto legislativo n. 124/1998 articolo 3, comma 13.
IN FATTO
[1]
In data 18 marzo
2023 mia moglie ________, sofferente di lancinanti dolori alla schiena che si
propagavano alla gamba destra, dopo aver effettuato una visita presso il Medico
di base, onde evitare il “protocollo” DILATORIO che è stato volpinamente architettato
dalla AUSL per costringere i cittadini ad effettuare una RM o una TAC a proprie spese (protocollo che
prevede dapprima una INUTILE RX e, poi, una RM o una TAC, e quindi con due
“step” e due ticket che si protraggono per anni), si è fatta prescrivere direttamente
una RM che, per una “MIRACOLOSA” “accelerazione” “fisico/nucleare” indotta dal
“danaro contante”, è stata eseguita in UN SOLO GIORNO dalla Casa di Cura Villa
Maria, con grazioso esborso di 180 euro in contanti, ingentilito come di
consueto dall’erogazione di un ulteriore balzello di 2 euro a titolo di “bollo
quietanza” (lo Stato, non pago di non essere in grado di erogare le prestazioni
sanitarie alle quali i cittadini avrebbero il diritto, non esita a speculare
sulla “salute” dei cittadini ammalati, VESSANDOLI anche con ulteriori balzelli,
come quello del “bollo quietanza”).
[2]
Ottenuto il
referto, che evidenziava tra l’altro ____________, il medico di base ____________
ha prescritto, con RICETTA ELETTRONICA del 21.3.2023 che nuovamente allego, una
VISITA NEUROCHIRURGICA con codice PRIORITÀ lettera “D (Differibile)”.
[3]
Contattato il
CUP per via telefonica, la prestazione VISITA NEUROCHIRURGICA è stata fissata
per il giorno 25/06/2024, ore: 12:50, presso NCH
PERIFERICO - Bufalini Piastra Servizi - Amb. 17 - Piazzale Giommi 140, come da
prenotazione Codice “0064965831” che allego, ovverosia alla distanza di BEN UN
ANNO e TRE MESI contro i 30 GIORNI prescritti dal codice “D”.
[4]
A questo
punto.
a)
posto che la
prestazione diagnostica specialistica VISITA NEUROCHIRURGICA sarebbe” inserita nel Piano nazionale
di contenimento delle liste d’attesa;
b)
posto che la prestazione
in oggetto è stata prescritta con il codice di urgenza “D”;
c)
posto che il
Piano nazionale di Governo delle liste d’attesa stabilisce che la prenotazione codice
“D” debba essere erogata entro 30 giorni;
d)
posto che l’attesa
di BEN UN ANNO e TRE MESI nell’esecuzione della visita neurochirurgica
CONCRETIZZA un SOSTANZIALE DINIEGO di ASSISTENZA SANITARIA;
e)
posto che anche
un imbecille a denominazione di origine controllata, certificato ISO 2000 e
marcato CE, è in grado di capire che l’esecuzione della “visita
neurochirurgica” a distanza di UN anno e TRE mesi interverrebbe o DOPO la
spontanea guarigione della paziente (magari per miracolosa intercessione della
madonna di Lourdes o di Merd-Jugorje o di una della tante altre madonne e santi
venerati dalla Regione Emilia Romagna), oppure dopo la maturazione di danni
neurologici, magari irreversibili;
f)
posto che anche
l’imbecille a denominazione di origine controllata, che ho sopra menzionato, è
in grado di capire che il referto neurochirurgico, che ho ottenuto in data
18.3.2023 dietro pagamento del balzello di 182 euro a mie spese, sarebbe
valutato come INUTILE o SCARSAMENTE UTILE dal neurochirurgo che visitasse mia
moglie tra UN ANNO e TRE MESI, con conseguente NECESSITÀ di REITERARE la RM per
avere un quadro RECENTE ed AGGIORNATO, con un perverso meccanismo di rinvii che rimanderebbe all'INFINITO
l'esecuzione della vistiva neurochirurgica;
Per Tutti Questi Motivi
ho fatto chiedere a mia
moglie, con PEC del 22.3.2023:
- Che la prestazione sia
erogata entro il tempo massimo di 30 giorni stabilito nel Piano di Governo
delle liste d’attesa come da indicazione del Medico prescrittore;
- Che la ASL provveda
IMMEDIATAMENTE ad individuare una struttura pubblica o accreditata che eroghi
la prestazioni entro il tempo massimo di 30 giorni stabilito;
- Che in caso di
indisponibilità di strutture pubbliche o accreditate che possano erogare la prestazione
secondo la prescrizione, la ASL provveda all’erogazione della prestazione in intramoenia,
senza oneri aggiuntivi da parte mia, ai sensi decreto legislativo n. 124/1998
articolo 3, comma 13.
Per la ricezione della RISPOSTA ho lasciato i seguenti
recapiti:
_______________
[5]
A questa PEC
è seguito il CONSUETO ed ENCOMIABILE SILENZIO della Pubblica Amministrazione
(nella specie: Regione Emilia Romagna), in ordine al quale non ho ovviamente
NULLA da RECRIMINARE o LAMENTARMI, posto che i cittadini italioti sono
sostanzialmente considerati dei FRAMMENTI FECALI (nel senso di: “pezzi di
merda”), indegni di ricevere dalla P.A. delle RISPOSTE alle loro istanze.
[6]
Senonché
accade che qualche volta anche i frammenti fecali come lo scrivente -che ha
un’indole più francese che italiota- si alterano (nel senso di: si incazzano),
quando apprendono dai media e da certe trasmissioni:
a)
che lo Stato e le
Regioni sono riuscite ad AFFOSSARE il Servizio Sanitario Pubblico a favore di
quello privato, SMANTELLANDOLO con “TAGLI” a discapito del pubblico ed
elargizioni a favore del privato;
b)
che lo Stato
italiano è riuscito, con il “numero chiuso” per l’accesso alle facoltà di
medicina, a creare un VUOTO spaventoso di nuovi medici che siano in grado di
sostituire quelli che già sono insufficienti e che diverranno ancor più esigui
con gli inevitabili pensionamenti;
c)
che lo Stato
italiano, sottopagando i medici e gli infermieri, è riuscito ad innescare un
“fuggi-fuggi” dal pubblico al privato che ha fatto collassare i pronti soccorsi
e i reparti ospedalieri in genere;
d)
che il personale
ospedaliero “fuggito” dal pubblico si è “coalizzato” in “cooperative” che
eseguono oggi, a prezzi esorbitanti ed offensivi di chi seguita a lavorare nel
pubblico, quelle medesime prestazioni che il settore pubblico, a causa della
sua insipienza, non è più in grado di erogare (vedi medici del pronto soccorso);
e)
che le Regioni
(non ultima la clericale e baciapile Emilia-Romagna), anziché assumere medici
ed infermieri, hanno assunto e seguitano ad assumere i cosiddetti “CAPPELLANI
OSPEDALIERI” che, grazie all’illuminata circolare del 2.1.1973 prot. n. 900/1
del MINISTRO della SANITÁ Remo Gaspari (del secondo Governo Andreotti), sono
parificati agli “insegnanti di religione cattolica”, che sono cioè SCELTI dal
Vescovo ma pagati, guarda caso, con le tasse degli imbecilli contribuenti
italioti;
f)
che lo “stato di
DECOMPOSIZIONE” in cui versa, oramai, la cd. “Sanità Pubblica”, è tale da far
sì che i tempi delle liste di attesa abbiano raggiunto dimensioni SIDERALI
nell’ambito dell’intero territorio nazionale (con variabili legate ai territori
delle singole regioni), al punto tale che le “prestazioni sanitarie” vengono
oramai programmate “a babbo, mamma e nonni morti”, ovverosia dopo il DECESSO
dei “pazienti”, sicché c’è da chiedersi se, anziché prendere per il culo i
cittadini italiani, non sia meglio DICHIARARE, pubblicamente, il FALLIMENTO
della “sanità Pubblica” ed invitare i regnicoli italioti, sudditi della
Repubblica Pontificia Italiana, a rivolgersi DIRETTAMENTE a Padre Pio o a Gesù
o al Suo Divino Babbo (per i musulmani: Allah; per gli ebrei: Yavè) per
impetrare le guarigioni, oppure a rivolgersi DIRETTAMENTE alla Sanità privata,
gestita in gran parte dalla Chiesa e dal Vaticano e sovvenzionata dallo Stato
con tasse degli italiani, anziché seguitare a rompere le scatole all’eterea,
evanescente ed ectoplasmatica Sanità Pubblica, seguendo le sagge orme di papa
Bergoglio, neo-poverello di Assisi, che quando sta male non si rivolge a Padre
Pio o a Gesù o al suo Divino padre, di cui è peraltro Legale Rappresentante su
questo Pianeta Terra, ma per motivi a me incomprensibili si rivolge allo stuolo
di medici ed infermieri che, senza prenotazione al CUP, lo accolgono calorosamente
al decimo piano del Policlinico Gemelli, INTERAMENTE DESTINATO a Sua Santità
che, non a caso, ha scelto il nome d’arte Francesco per ASSIMILARSI, con l’“umiltà”
e la “coerenza” che lo connotano, al Santo poverello di Assisi.
[7]
Pertanto,
sulla base di quanto sopra esposto,
IN VIA PRINCIPALE chiedo, per la seconda
volta:
- Che la prestazione venga
erogata entro il tempo massimo di 30 giorni stabilito nel Piano di Governo
delle liste d’attesa come da indicazione del Medico prescrittore;
- Che la ASL provva
IMMEDIATAMENTE ad individuare una struttura pubblica o accreditata che eroghi
la prestazioni entro il tempo massimo di 30 giorni stabilito;
- Che in caso di
indisponibilità di strutture pubbliche o accreditate che possano erogare la
prestazione secondo la prescrizione, la ASL provveda all’erogazione della
prestazione in intramoenia, senza oneri aggiuntivi da parte mia, ai sensi
decreto legislativo n. 124/1998 articolo 3, comma 13.
IN VIA SUBORDINATA, al fine di porre
termine ai dolori e alle sofferenze di mia moglie:
a)
CHIEDO che le
venga praticata l’EUTANASIA da parte del Servizio Sanitario Nazionale;
b)
CHIEDO, in caso
di rigetto anche di questa richiesta di EUTANASIA, motivata magari
dall’opposizione della Chiesa e della Meloni, che mi vengano forniti i
medicinali idonei per SOPPRIMERE mia moglie.
Sperando di essere stato sufficientemente chiaro, nonché di
essere riuscito ad esternare almeno l’1 % del senso di nausea e di schifo per
lo SFASCIO totale della Sanità Pubblica, che non riguarda solo il caso contingente
di mia moglie, ma TUTTI i mansueti e pecoroni sudditi italioti, porgo i più
distinti saluti, confidando ovviamente nell’ulteriore SILENZIO delle Alte Gerarchie
della cosiddetta Sanità Pubblica.
Sotto il profilo
strettamente giuridico CHIEDO di sapere quale senso abbia -pardòn mi correggo:
quale cazzo di senso abbia- prevedere con NORME di LEGGE le "liste di
attesa", quando poi il Sistema Sanitario Nazionale NON è in grado di
RISPETTARE la LEGGE nei confronti di TUTTI i sudditi italioti.
Darò la massima diffusione mediatica a questa PEC.
POST SCRIPTUM:
per porre immediato rimedio allo sfascio della Sanità Pubblica suggerirei a
tutte le Regioni e al Ministro della Sanità di licenziare TUTTO il personale
MEDICO ed INFERMIERISTICO pubblico -anche di base- e di assumere, in sua vece,
un ulteriore esercito di “cappellani ospedalieri” (ovviamente SOLO cattolici),
i quali, essendo direttamente collegati col Padre Eterno e con i Santi, sono in
grado di dispensare tutte le cure mediche ai regnicoli italiani, garantendo anche
guarigioni miracolose.
Rimini, addì 3 del mese di
aprile dell’anno 2023 D.i.C.
Avv. Luigi
Tosti
giovedì 5 gennaio 2023
I FUNERALI DEL PAPA "TEOLOGO" (di Luigi Tosti)
I FUNERALI DEL PAPA "TEOLOGO"
Si celebrano finalmente oggi i funerali dell'Emerito papa
Ratzinger, in arte Benedetto XVI, dopo che la RAI (per la quale
inspiegabilmente pago il canone) ci ha tempestato per quasi una settimana sulla
morte del "Papa TEOLOGO", al fine di inculcarci i messaggi
subliminali che "la Chiesa è buona" e che "la Chiesa Cattolica è
l'UNICA depositaria della VERITA'". E' ben noto che DOPO MORTI quasi tutti
veniamo celebrati come persone splendide, sorvolando su particolari non proprio
edificanti della nostra vita. Così è stato per papa Ratzinger, le cui
dimissioni non hanno creato a suo tempo un gran dolore tra il gregge dei fedeli
e il cui successore -papa Bergoglio- è stato invece salutato ed osannato come
un "papa finalmente innovativo e cultore della povertà (!?!?) della
Chiesa", con l'implicita ammissione che papa Ratzinger fosse invece un
individuo retrivo e spregevole. Con questo post non intendo affrontare i temi
dell'IPOCRISIA e delle FALSITA' MEDIATICHE che sono "SBOCCIATE" a 360
gradi, ma mi voglio soffermare solo sulla qualifica di "papa TEOLOGO"
che viene sbandierata ai 4 venti in occasione del suo funerale, evocando anche
i "MERITI" per i quali questo Papa sarà presto SANTIFICATO.
Il PAPA TEOLOGO.
A differenza della pressoché TOTALE massa di
"giornalisti" e "commentatori", che definiscono Ratzinger
come uno "SQUISITO e RAFFINATO TEOLOGO", mi preme sottolineare, senza
voler essere polemico, che bisognerebbe SEMPRE "RAGIONARE" sull'USO
delle PAROLE, per evitare di dire sproloqui o fare ragionamenti INSENSATI,
accodandosi come pecore al gregge delle persone che danno per scontato ciò che
in realtà NON ESISTE.
Mi riferisco, in particolare, al termine
"TEOLOGIA" che, come tutte le parole che terminano col suffisso
"-logia" (dal greco -λογία), DOVREBBE indicare una
"SCIENZA" che si occupa di una particolare materia (ad es: la
geologia, l'archeologia, la zoologia, l'andrologia, l'antropologia,
l'entomologia, la psicologia, la mineralogia etc.). Quindi ANCHE la
"TEOLOGIA" DOVREBBE essere (in teoria) la "SCIENZA" che si
OCCUPA di "Dio" o, meglio, degli "Dei", posto che di
"Divinità" la fervida fantasia dell'homo sapiens ne ha partorite a
MILIARDI negli ultimi 8.000 anni. Il "teologo" sarebbe dunque lo
"SCIENZIATO" che si è "LAUREATO" negli "STUDI"
(Universitari!!) "TEOLOGICI" e che, in quanto tale, dovrebbe essere
in grado di RISPONDERE alle ELEMENTARI domande del tipo. "CHI è Dio",
o "CHI sono gli Dei", "come è fatto" o "come sono fatti
gli dei", "dove abitano", "quanto sono alti",
"quanti sono", di quale sesso sono", "se hanno o non hanno
famiglia", "se si riproducono e come si riproducono", "se
hanno natura animale, vegetale o minerale", "se nascono e
muoiono", "se esistono fotografie o filmati che li ritraggono"
etc. etc.
Ebbene, purtroppo (o per fortuna) NON esiste, sulla faccia
del Pianeta Terra, nessun supposto "Teologo", laureato nella supposta
"scienza" della "Teologia", che sia mai riuscito -o che
riesca- a rispondere a queste BANALI domande. E il motivo di ciò è molto
semplice: la cd. "Teologia", infatti, è in realtà la "SCIENZA
dell'ARIA FRITTA" o, se si preferisce, la "SCIENZA" del
"NULLA", posto che in realtà NON esiste NESSUNO dei MILIARDI di Dei
che sono stati INVENTATI dalla fervida FANTASIA dell'uomo, negli ultimi 8.000
anni, per MOTIVAZIONI che sono ben note agli scienziati (quelli VERI) che si
occupano di una VERA SCIENZA, quella dell'ANTROPOLOGIA.
Quindi, alla luce di queste mie considerazioni ritengo che
enfatizzare la figura di Ratzinger come "TEOLOGO" non abbia alcun
senso, così come non avrebbe senso disquisire di "STREGONERIA" con
chi volesse OGGI qualificarsi come "Esperto" o "Studioso"
della "SCIENZA delle "STREGONERIA". Infatti gli uomini (almeno
quelli attualmente civili e muniti di un quoziente minimo di intelligenza) si
sono accorti che le streghe NON esistono, anche se ciò è avvenuto SOLO dopo che
sono state bruciate le ultime streghe (circa 70 anni fa) ed anche se, in altre
parti del mondo, governate ancora dall'ignoranza e dalla superstizione,
seguitano ad essere trucidate delle persone perché "ACCUSATE" di
"STREGONERIA".
In sintesi, come diceva Bertrand Russel, se un FILOSOFO è un
uomo CIECO che cerca in una stanza completamente BUIA un gatto NERO che NON
ESISTE, il "TEOLOGO" è quell'uomo che riesce.... a trovarlo!!
Concludendo, credo che Ratzinger -in attesa che venga
prossimamente SANTIFICATO e designato ANCHE come "Santo Protettore dei
Preti Pedofili"- debba essere ricordato come colui che, con la lettera
"De delictis gravioribus" e con la reiterazione dell'istruzione
Crimen sollicitationis del cd. "papa buono" Giovanni XXIII, ha
PROTETTO OMERTOSAMENTE, a livello planetario, lo scandalo e i crimini della
pedofilia nella Chiesa cattolica, INSABBIANDO ed OCCULTANDO ed IMPONENDO il
SILENZIO OMERTOSO, dietro minaccia di scomunica latae sententiae, tutti i casi
dei preti pedofili cattolici.
Credo anche che debba essere ricordato come colui che si è
SOTTRATTO al processo nel quale fu chiamato a rispondere del reato nella
medesima contea e nell'ambito del processo a Juan Carlos Patino-Arango,
seminarista colombiano accusato di abusi sessuali su minori, e questo GRAZIE
all'IMMUNITA' DIPLOMATICA concessagli dal presidente statunitense George W.
Bush il 16 agosto 2005.
Credo che debba anche essere ricordato come colui che, morendo, si è SOTTRATTO al processo pendente presso il tribunale provinciale di Traunstein, in Germania, promosso da un 38enne della Baviera che ha affermato di essere stato vittima di abusi sessuali da parte di un prete da bambino: caso che fu insabbiato da Ratzinger, quando questi rivestiva la carica di cardinale.