Egregio Dott. Corrado Augias
Egregio Prof. Maurizio Ferraris
Gent.ma Prof. Maria Mantello
Mi
sottopongo alla fatica di scrivere questa lettera perché francamente indignato
dalla recente puntata di “Quante storie” nella quale Giordano Bruno è stato dipinto
e catalogato in una trasmissione della RAI come un ottuso “imbecille” perché,
anziché abiurare o fingersi pazzo come il “volpino” Tommaso Campanella, ha
persistito caparbiamente nella pretesa di manifestare liberamente il suo pensiero
e le sue idee critiche, finendo così per essere “giustamente” “arrostito” sul
rogo allestito da quella Santa Roma Chiesa che tutt’ora è accreditata dalle
Istituzioni ed impera come Autorità primaria nella nostra Repubblica
(Pontificia) Italiana.
Trovo francamente
singolare che il rarissimo “coraggio
civico” manifestato da una persona -grazie al cui sacrificio l’umanità può
oggi annoverare tra i “diritti inviolabili dell’individuo” anche quello di
“libertà di pensiero, di espressione e di critica”- possa essere
disinvoltamente e candidamente etichettato come manifestazione di “imbecillità caratterizzata dall’indifferenza
verso i valori cognitivi”.
Contrabbandare
per “imbecillità” il coraggio di chi ha portato avanti una battaglia epocale
per il progresso dell’umanità non è soltanto un oltraggio alla memoria di
quell’individuo, ma è anche un’istigazione alla codardia dell’intero genere
umano e, altresì, un’inaccettabile apologia dei criminali che hanno “arrostito”
Giordano Bruno, alla cui testa mi permetto di annoverare il gesuita Cardinale
Roberto Bellarmino che -lo ricordo- in virtù dei suoi “alti meriti” acquisiti
nell’ “arrostire” Giordano Bruno e nel tentare di “arrostire” Galileo, viene oggi
venerato da milioni di “intelligentissimi” cattolici come “Santo” e come Sommo
“Teologo” e “Padre della Chiesa”, grazie ad un processo di canonizzazione concluso
da Pio XI nel 1930, cioè l’altro ieri.
Ma non è
tutto.
Affermare
che Giordano Bruno è stato un “imbecille” perché non ha salvato la sua pelle
con “volpine” abiure e con altri “volpini” escamotages, preferendo invece immolare
la sua esistenza per una questione di principio, significa anche dare dell’
“imbecille” a personaggi come il “negro” Nelson Mandela, che è marcito per 27
anni in carcere come un “idiota” per portare avanti la sua stupida lotta contro
il regime di discriminazione e di apartheid del Sud Africa, oppure dare
dell’imbecille alla “negra” Rosa Parks che, anziché cedere il posto a sedere su
di un autobus ad una persona di superiore razza bianca, ha “stupidamente” preferito
ribellarsi contro le norme razziste e segregazioniste americane, subendo poi l’incarcerazione
e il processo. Ma significa anche appioppare la qualifica di “imbecilli” a
quegli sparuti funzionari che persero il posto di lavoro o subirono ritorsioni
per essersi rifiutati di applicare le immonde leggi razziali dei regimi
dittatoriali cristiano-fascisti di Mussolini e cristiano-nazisti di Hitler.
E che dire,
poi, del cognato di Elizabeth Lohner, che è stato spedito al campo di Dachau per
essersi rifiutato di aderire alla gioventù hitleriana? Anche qui ci dovremmo
trovare al cospetto di un perfetto “imbecille”, posto che il più “sagace” ed
“intelligente” Joseph Aloisius Ratzinger preferì, al contrario, aderire alla Gioventù
Hitleriana e per questo Suo alto merito venne poi selezionato e premiato dallo
Spirito Santo che ispirò il Conclave romano perché lo eleggesse Papa col nome
d’arte Benedetto XVI. E che dire dei 6 milioni di ebrei, rom ed omosessuali che
si fecero sterminare dai nazisti? Anche qui si tratta di perfetti “imbecilli”
che non capirono, in tempo, che era meglio fuggire ed emigrare in altri Paesi.
Beh, io non
ho l’erudizione di un filosofo, ma ritengo che sia oltremodo azzardato
confondere l’onestà morale e il coraggio civico con l’imbecillità. Credo, al
contrario, che se l’umanità può oggi godere di un (relativo) progresso scientifico,
di civiltà e di rispetto dei diritti umani, questo lo si deve esclusivamente
all’Illuminismo e alle battaglie portate avanti, nell’interesse generale ed anche
con sacrifici estremi, da individui caparbi che si sono ribellati con coraggio
all’oscurantismo e ai principi immorali e criminali della Chiesa cattolica e
delle religioni in genere.
Se non vi
fossero state queste conquiste di civiltà e progresso scientifico, gli ebrei
dovrebbero ancor oggi vivere segregati nei ghetti inventati nel 1555 dal
criminale Papa Paolo IV, dovremmo seguitare a credere che il Sole gira attorno
alla Terra e dovremmo credere all’esistenza delle streghe e a tutte le altre scemenze
scritte nelle cosiddette “Sacre scritture”, per non correre il rischio di incappare
in “eresie” foriere di processi, roghi e torture.
Ritengo che
esaltare l’ “inerzia” umana di fronte ai crimini, alle torture e alle
violazioni dei più elementari diritti umani, considerandola una manifestazione
di vera “intelligenza”, significa ignorare che l’inerzia umana è, in realtà, la
principale virtù dei codardi e che i crimini contro l’umanità, che sono stati
perpetrati per millenni in nome di strampalati dei o di strampalate ideologie,
non sono solo il frutto della malvagità di chi li ha eseguiti, ma anche della vigliaccheria
di chi li ha tollerati e non vi si è opposto.
Credo che l’imbecillità
sia tutt’altra cosa e che essa scaturisca primariamente dal difetto di
conoscenza e da carenza di capacità critiche e logiche.
Se imbecilli
sono sicuramente considerati coloro che credono nell’esistenza reale di Babbo
Natale e della Befana, altrettanto imbecilli sono coloro che credono che un
terremoto è stato provocato dall’ira di un Dio che si è offeso perché dei
turisti, dopo esser saliti sulla sommità di un vulcano, si sono messi a
prendere il sole in costume da bagno. Ma altrettanto imbecilli sono coloro -Vice
Presidente del CNR in testa- che hanno diffuso dall’emittente del Vaticano “Radio
Maria” la notizia che i terremoti dell’Aquila, del Centro Italia e di Messina
sono stati dei castighi inviati da “Dio” a causa dell’approvazione della legge
sulle unioni civili, e non delle scosse telluriche provocate dal movimento
delle placche tettoniche. Altrettanto imbecilli sono quei miliardi di persone
che credono tuttora alla favola del Dio che ha creato l’Universo e che, alla
domanda “Chi ha creato Dio?”, rispondono “nessuno”, senza tenere conto della
logica minima del rasoio di Occam.
Imbecilli a
denominazione di origine controllata debbono essere considerati, a buon diritto,
coloro che credono ancora ai miracoli, all’esistenza dei demoni e degli angeli,
agli indiavolati, agli esorcisti, ai fantasmi, alle apparizioni delle centinaia
di Madonne sparse qua e là sul Pianeta, ai 18 prepuzi di Gesù Cristo, al falso
sangue di San Gennaro che si liquefa periodicamente dopo essere stato
sballottato dallo sciamano di turno e alle centinaia di migliaia di reliquie miracolose
custodite da Santa Romana Chiesa Cattolica. Imbecilli sono quelli che credono
che un gatto nero, il canto di una civetta o la rottura di uno specchio portino
sfortuna.
Imbecilli sono
universalmente considerati coloro che credono alla favola dell’esistenza degli
Dei sul Monte Olimpo e alle altre centinaia di migliaia di Dei inventati dalla
fervida fantasia da tutti i popoli della Terra. Ma altrettanto “imbecilli” debbono
essere considerati quei miliardi di esseri umani che credono ancora alla favola
del clone del Dio Mitra, e cioè dell’UFO di natura divina che, dopo circa 13
miliardi e mezzo di anni dal Big Bang, ha deciso di scendere sul pianeta Terra con
le sembianze di pennuto per accoppiarsi -non già con una rana, una giraffa, una
zanzara o una foca- bensì con una primate femmina della specie homo sapiens, peraltro minorenne,
vergine e sposata con un falegname: e questo allo scopo di generare, il giorno
25 dicembre di circa 2000 anni fa, un pargolo altrettanto divino il cui scopo predestinato
dal suo “bravo” Genitore era quello di essere torturato e martirizzato su una
croce per salvare (non si sa ancora da che cosa) l’intera specie di homo sapiens, fatta ovviamente esclusione
dei popoli che vivevano in terre e continenti ancora non scoperti.
Concludendo,
e rubando una massima di Einstein, concordo sul fatto che l’imbecillità umana sia
sconfinata quanto quella dell’Universo e ritengo, altresì, che la stessa sia
stata e seguiti ad essere la causa primaria dei crimini contro l’umanità,
nonché la minaccia principale della vita dell’intero Pianeta.
Non credo,
però, che possa essere stigmatizzata come imbecillità l’ostinata pretesa di
Giordano Bruno di combattere contro l’oscurantismo arrogante, imbecille e criminale
della Chiesa Cattolica e ritengo, al contrario, che la speranza di un futuro
migliore possa poggiare soltanto sulla diffusione della conoscenza -cioè delle
scienze- e su un’educazione che privilegi sin dall’infanzia lo sviluppo della
capacità cognitive e critiche dei bambini.
Il che non
credo che avvenga nell’Italica Colonia del Vaticano, dove la RAI, anziché
mandare in onda trasmissioni divulgative di carattere scientifico, privilegia
trasmissioni demenziali sui “miracoli” e fiction altrettanto demenziali sul
Santo Impostore, alias Padre Pio, intorpidendo le già scarse capacità cognitive
e critiche degli italiani con trasmissioni frivole come il Grande Fratello e
L’isola dei Famosi e diffondendo, quotidianamente e col suo staff di
“vaticanisti”, solo le “pillole di saggezza” propinate dal Papa e dai vari alti
prelati, cioè con una martellante pubblicità che è stata scientificamente
creata per indurre a credere, anche a livello subliminale, che il Cattolicesimo
sia l’Unica Vera Fede che meriti di essere condivisa.
Ancor più
tragica è la situazione della scuola pubblica, dove al bassissimo livello
professionale, divulgativo e alle croniche carenze di dotazioni tecnologiche,
si aggiunge il fatto che gli studenti vengono indottrinati, con una spesa di
circa 1 miliardo e 300 milioni di euro all’anno, con i dogmi della religione
cattolica che vengono impartiti da insegnanti laureati in “Teologia”, ovverosia
nella cosiddetta “Scienza dell’aria fritta”.
Ha scritto Bertrand
Russell: se un filosofo è un uomo cieco che cerca in una stanza buia un gatto
nero che non c'è, un teologo è l'uomo che riesce a trovare quel gatto.
In ogni
caso venerdì 17 febbraio 2017, alle ore 17.00, si terrà a Roma, Piazza Campo
de’ Fiori, la commemorazione di Giordano Bruno promossa, come di consueto, dall’
Associazione Nazionale del Libero Pensiero “Giordano Bruno”. Trattandosi di Associazione
aperta alle opinioni di tutti, credo che la Prof. Maria Mantello, che mi legge
in copia, non avrà obiezioni a consentire un intervento del prof. Maurizio
Ferraris che illustri i profili di “imbecillità” del comportamento
autolesionista posto in essere dal filosofo nolano nel 1600.
Cordialità
Luigi
Tosti