Ieri, 12 maggio 2009, la RAI e i quotidiani italiani hanno dato un'altra, ennesima, dimostrazione di come in Italia non esista un'informazione pubblica veritiera e corretta, ma un vero e proprio regime di "mistificazione della verità" per tutelare gli interessi di parte.
Chi ne ha beneficiato, nel caso specifico, è stato Papa Ratzinger che, ad onta dei suo trascorsi di nazista, è stato "riabilitato" dal portavoce del Vaticano, Padre Federico Lombardi, con la diffusione di notizie completamente FALSE che, guarda caso, sono state poi strombazzate e diffuse dalle reti della RAI e dai quotidiani italiani. Unica voce dissonante è stata quella della Reuters, che ha diffuso la VERITA' sui trascorsi hitleriani di Ratzinger, senza che la RAI o i mezzi di informazione italiani si siano sentiti in obbligo di riferirla ai sudditi "italioti".
Così ha titolato IL MESSAGGERO, 12 maggio 2009: “Lombardi: Papa non ha mai fatto parte della gioventù hitleriana”.
GERUSALEMME (12 maggio) - Il portavoce vaticano padre Federico Lombardi ha ricordato che Joseph Ratzinger non ha mai fatto parte della gioventù hitleriana. «Il papa - ha detto padre Lombardi durante una conferenza stampa - non è mai stato nella Hitler jugend, che era un corpo di volontari fanatici, mai ne ha fatto parte, mai»....Lombardi ha dunque ricordato che il papa era un seminarista che a 16 anni fu arruolato di forza nel corpo degli ausiliari per la difesa aerea, come accadde allora a tutti i giovani tedeschi. «Si trattava - ha sottolineato - di una forza ausiliaria dell'esercito, non aveva niente a che fare con i nazisti e l'ideologia nazista»..... A una domanda se il papa si senta «offeso» dall' atteggiamento dei media nei confronti dei suoi discorsi, padre Lombardi ha osservato che Benedetto XVI «non è uno che reagisca in modo superficiale o immediato, è molto paziente e pronto ad ascoltare gli altri, ognuno può fare il suo discorso, certo sente che non è stato capito, io - ha aggiunto il portavoce - sento lo stesso, ma sappiamo cosa è il mondo e quali sono gli atteggiamenti, non si è sempre pronti a capire bene, a volte ci sono pregiudizi, e non tutti sono pronti a un atteggiamento di ascolto: a volte abbiamo l'impressione che non tutti» siano preparati sui temi di cui parlano.
Così ha titolato l'AGI (Agenzia Giornalistica Italiana), 12.5.2009:
PAPA: PORTAVOCE, FALSO CHE SIA STATO IN GIOVENTU' HITLERIANA
(AGI) - Gerusalemme, 12 mag. - "Il Papa non e' mai stato nella Hitler-Jugend" la gioventu' hitleriana, che era un "corpo di volontari fanatici". Lo ha affermato il portavoce della Santa Sede, padre Federico Lombardi, ricordando che "Joseph Ratzinger, all'epoca studiava in seminario, e a 16 anni e' stato arruolato di forza nel corpo ausiliario per la difesa delle citta' dai bombardamenti, come tutti i ragazzi della sua eta'". "Si trattava - ha ricordato - di una forza ausiliaria dell'esercito, non aveva niente a che fare con i nazisti e l'ideologia nazista". L'attuale Pontefice, ha aggiunto, "non ha niente a che fare con la violenza, e' una persona gentile e umile, dolce. Non e' mai stato contro gli ebrei".....
Così ha titolato ZENIT, un’agenzia internazionale di “informazione” no-profit” formata da “un’équipe di professionisti e volontari convinti della straordinaria ricchezza della Chiesa cattolica”:
Benedetto XVI non ha mai fatto parte della Gioventù hitleriana
Il portavoce lamenta informazioni errate o lacune informative
GERUSALEMME, martedì, 12 maggio 2009 (ZENIT.org).- Il portavoce della Santa Sede ha smentito che Benedetto XVI abbia fatto parte della "Hitlerjugend" (la Gioventù hitleriana), chiarendo alcune notizie pubblicate dai mezzi di informazione di Israele durante il suo pellegrinaggio.
P. Federico Lombardi, S.I., direttore della Sala Stampa della Santa Sede, ha spiegato questo martedì durante una conferenza stampa a Gerusalemme: "Ho letto una cosa non vera: il Papa non è mai, mai stato nella Hitlerjugend, che era un corpo di volontari fanatici e ideologici".
Benedetto XVI "non ha niente a che fare con la violenza, è una persona gentile e umile, dolce. Non è mai stato contro gli ebrei", ha spiegato il portavoce.
Il sacerdote ha sottolineato che il Papa in quel momento "era un seminarista che studiava teologia e, all'età di 16 anni, è stato coscritto nei corpi ausiliari della contraerea, come tutte le persone della sua età. Nulla a che vedere con la Hitlerjugend e l'ideologia nazista".
Il portavoce ha anche risposto alle critiche apparse sulla stampa israeliana e internazionale contro il Papa per non aver menzionato nel suo discorso al Memoriale di Yad Vashem i milioni di morti nell'Olocausto o la sua origine tedesca.
P. Lombardi ha spiegato che il Pontefice non può ripetere gli stessi concetti in ogni discorso. "Ha scelto il tema della memoria e ha sviluppato la questione dei nomi. Non è che dovesse fare un trattato sull'Olocausto. Della Germania, del suo passato e del nazismo ha già parlato altre volte. La mattina, inoltre, aveva già detto che ci sono sei milioni di ebrei morti che non possiamo dimenticare, che c'è ancora l'antisemitismo".
P. Lombardi ha rivelato che il Papa non si offende quando i mezzi di comunicazione alterano le sue parole.
"Non è uno che reagisca in modo superficiale o immediato, è molto paziente e pronto ad ascoltare gli altri, ognuno può fare il suo discorso. Certo sente che non è stato capito, io sento lo stesso, ma sappiamo cosa è il mondo e quali sono gli atteggiamenti. Non si è sempre pronti a capire bene, a volte ci sono pregiudizi, e non tutti sono pronti a un atteggiamento di ascolto", ha concluso.
Tutte queste FALSITA' sulla “non partecipazione” di Ratzinger alla gioventù hitleriana sono state smentite dalla REUTERS ITALIA con questo articolo del 12 maggio 2009:
Papa in Terra Santa, criticato in Israele
martedì 12 maggio 2009 21:25
di Philip Pullella e Jeffrey Heller
GERUSALEMME (Reuters) - Il portavoce ufficiale del Vaticano ha detto oggi che il tedesco Papa Benedetto XVI non è mai stato membro della gioventù di Hitler, mentre il disappunto di parte israeliana per la mancanza di emozione nelle sue dichiarazioni sull'Olocausto hanno marcato negativamente il suo primo viaggio in Terra Santa.
Il presidente del Parlamento israeliano Reuven Rivlin, facendo eco a molti suoi connazionali, ha accusato il Pontefice di aver mostrato distacco per il dramma degli ebrei sotto il regime nazista, e parlando di Papa Ratzinger lo ha definito "un tedesco che ha fatto parte della Gioventù Hitleriana e... dell'esercito di Hitler".
Padre Federico Lombardi, portavoce del Vaticano, ha negato in prima battuta che l'82enne Papa abbia mai fatto parte del movimento giovanile hitleriano. Ma quando i giornalisti gli hanno fatto notare che era stato lo stesso Ratzinger a scriverlo in un libro del 1996, ha spiegato che "è stato arruolato involontariamente nella Gioventù Hitleriana ma non ha avuto una partecipazione attiva".Nel libro "Il Sale della Terra", una raccolta di riflessioni religiose e autobiografiche del 1996, basato su interviste con il giornalista tedesco Peter Seewald, l'allora cardinale Joseph Ratzinger ha raccontato di essere stato automaticamente arruolato nella gioventù di Hitler.
Alla domanda se ne sia mai stato membro, l'attuale Papa rispose: "All'inizio non lo eravamo, ma poi quando nel 1941 l'ingresso nella gioventù di Hitler è diventato obbligatorio, mio fratello è stato obbligato ad arruolarsi. Io ero ancora troppo giovane, ma più avanti, quando ero in seminario, sono stato registrato nella gioventù di Hitler. Appena finito il seminario, ne sono uscito".
Ratzinger ha anche detto di aver fatto parte di batterie anti-aeree e di essere stato coscritto nella fanteria tedesca durante la guerra."La gioventù di Hitler era un corpo di volontari, ideologicamente e fanaticamente d'accordo con i nazisti", ha detto Lombardi. Il corpo ausiliario anti-aereo in cui il Papa era arruolato verso la fine della guerra "non aveva assolutamente niente a che fare con la gioventù di Hitler, con i nazisti, o con l'ideologia nazista", ha aggiunto il portavoce.
"E' importante dire ciò che è vero e non dire ciò che è falso su un argomento sensibile come questo".
La storia del corpo ausiliario anti-aerei, noto come "Flakhelfer", e quella della gioventù hitleriana, descrivono gli ausiliari come un'unità organizzata della Gioventù di Hitler.
INCONTRO DI TRE RELIGIONI
Il Pontefice, oggi descritto da un editorialista israeliano come "misurato, quasi freddo" durante la sua visita al memoriale dell'Olocausto di Yad Vashem, a Gerusalemme, ha pregato oggi al Muro del Pianto caro agli ebrei e ha visitato la Cupola della roccia, sacra per i musulmani, due luoghi al centro del conflitto israelo-palestinese.
Successivamente ha detto messa sotto le mura della Città Vecchia, nel giardino di Getsemani, davanti a centinaia di cattolici che hanno applaudito il discorso di benvenuto del patriarca di Gerusalemme, che ha parlato della "agonia del popolo palestinese" sotto l'occupazione.
In quello che sembra un tentativo di prendere le difese del Pontefice, il rabbino capo di Israele, Yona Metzger, ha detto di essere certo che il Pontefice condivida la preghiera che Papa Giovanni Paolo II ha lasciato al Muro del Pianto nove anni fa in cui chiedeva a Dio perdono per le sofferenze provocate agli ebrei nei secoli.
Nella sua preghiera lasciata in una fessura nel Muro del Pianto, quello che resta di un tempio dell'era romanica considerato il luogo più importante del giudaismo, Benedetto XVI ha parlato in generale della "sofferenza e della pena di tutte le vostre genti nel mondo" a ha pregato per la pace in Medio Oriente.
Alla Cupola della roccia il Papa ha incontrato il Gran Mufti, alta autorità religiosa musulmana palestinese, e ha ricordato le origini comuni del Giudaismo, dell'Islam e del Cristianesimo.
La Cupola è stata eretta nel punto in cui tutte le tre grandi religioni monoteistiche credono che Abramo abbia preparato il sacrificio di suo figlio a Dio, che non fu ucciso perché un angelo gli fermò il braccio.
In quel punto, re Salomone e i suoi successori costruirono templi ebraici prima che i romani radessero al suolo il Secondo Tempio nel 70 avanti Cristo e gli ebrei iniziassero la diaspora.
Nel settimo secolo, i conquistatori islamici costruirono lì la prima Cupola, nel posto in cui i musulmani credono che Maometto sia asceso al cielo. La zona circostante, che comprende anche la moschea di al-Aqsa, è al centro di una disputa da quando l'esercito di Israele ha conquistato Gerusalemme Vecchia nel 1967.
Quando il leader israeliano Ariel Sharon è andato su quello che gli ebrei chiamano il Monte del Tempio nel 2000, la rabbia dei palestinesi è sfociata in scontri sanguinosi, la cosiddetta Intifada, durati per anni contro l'occupazione. Sharon poi divenne primo ministro.
STRASCICO DI POLEMICHE
Facendo riferimento alla sua militanza da adolescente nell'esercito nazista e nella gioventù di Hitler, il presidente del Parlamento Rivlin ha rimproverato il Pontefice per il suo discorso di ieri allo Yad Vashem, che ricorda i sei milioni di ebrei uccisi nell'Olocausto nazista.
"E' venuto e ci ha parlato come se fosse uno storico, qualcuno che osserva da fuori, su qualcosa che potrebbe non essere successo", ha detto Rivlin in un'intervista a Radio Israele.
A Yad Vashem il Pontefice ha parlato dell'"orribile tragedia della Shoah", il termine ebraico che sta per Olocausto, ma ha deluso alcuni leader religiosi ebrei secondo i quali avrebbe dovuto scusarsi come tedesco e cristiano per il genocidio.
A proposito delle critiche suscitate dalle parole del Papa al museo Yad Vashem, Lombardi ha detto che il Pontefice ha affrontato la questione della sua nazionalità molte volte in passato, in particolare durante la visita al campo di concentramento di Auschwitz nel 2006.
"Non ritiene ogni volta di dover ripetere, in tutti i discorsi, tutti i punti sulla tragedia dell'Olocausto", ha detto Lombardi.
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