martedì 25 marzo 2025

Caso Diciotti: le MENZOGNE del Governo sulla sentenza delle Sezioni Unite della Cassazione (di Luigi Tosti)

 



Caso Diciotti: le MENZOGNE del Governo sulla sentenza delle Sezioni Unite della Cassazione.
La Cassazione Civile, Sezioni Unite, con ordinanza del 7 marzo 2025, n. 5992 ha condannato il Governo a risarcire all’immigrato Mulugeta Gebru Kefela i danni derivanti dall’ILLEGITTIMA PRIVAZIONE del diritto INVIOLABILE
di LIBERTÀ garantito sia dalla Costitizione Italiana che da Convenzioni Internazionali, tra le quali la Convenzione Europea per la salvaguardia dei diritti e delle libertà fontamentali dell’uomo, altrimenti detta C.E.D.U.
A questo punto mi corre l’obbligo di ricordare che i cosiddetti “DIRITTI UMANI”, riconosciuti sia dalla Costituzione italiana che da Convenzioni internazionali sottoscritte dall’Italia e, quindi, vincolanti ex art. 217 e 10 della Costituzione, sono DIRITTI che PREESISTONO agli STATI “SOVRANI” e che gli Stati “SOVRANI” debbono rispettare e far rispettare sul proprio TERRITORIO. Per essere più esplicito, ricordo che le Convenzioni Internazionali sulla tutela dei “DIRITTI UMANI” sono state per lo più emanate all’indomani della seconda guerra mondiale, e questo al fine di evitare che si ripetessero gli orrori di questo conflitto. Tra i diritti UMANI del singolo individuo (detti anche “DIRITTI INVIOLABILI”) rientrano ad esempio il diritto alla vita, il diritto alla non tortura, il diritto alla libertà personale, il diritto di libertà di pensiero, di parola e di espressione, il diritto di libertà religiosa positivo o negativo, il diritto al matrimonio, il diritto alla riservatezza, il diritto alla libertà di associazione, il diritto all'equo processo, etc. etc. Questi diritti non sono peraltro inviolabili in senso ASSOLUTO, perché tutte le norme delle Convenzioni internazionali (ma anche della Costituzione) sanciscono dei limiti e delle deroghe, in presenza delle quali la lesione di questi diritti è LEGITTIMA: ad esempio, la privazione della vita è LECITA in caso di LEGITTIMA DIFESA o in caso di condanna a MORTE, così come è legittima la privazione della libertà in seguito a condanna detentiva. Ma il caso di Mulugeta Gebru Kefela è DIVERSO, perché costui (assieme agli altri migranti) stato privato del diritto di libertà per circa 10 giorni SENZA di sussistesse alcuna delle limitazioni o deroghe previste dalle Convenzioni internazionali o dalla Costituzione italiana.
Concludendo, la Cassazione ha sancito che né il Presidente della Repubblica, né il Presidente del Governo, né qualsiasi Ministro della Repubblica si può permettere, accampando la prerogativa di compiere un “atto politico”, di privare della libertà una persona, così come di ucciderla, di condannarla a pena detentiva senza processo, di torturarla, di rinchiuderla a Guantanamo, di rinchiuderla in un ghetto o di discriminarla perché ritiene che crede nel cattivo Allah piuttosto che nel buon Gesù.

L’Augusto Governo Meloni, i suoi Ministri, i rappresentanti dei partiti politici che ne fanno parte e la Stampa partigiana che funge da megafono, hanno subito sparato a zero contro le “TOGHE ROSSE” che con queste sentenze, bollate come aberranti e grottesche, costringono noi poveri italiani NON SOLO a subire l’invasione dei migranti irregolari, ma anche a RISARCIRLI con i nostri soldi, sicché avverrà che, “grazie” a questa sentenza, MILIONI di euro degli italiani saranno “succhiati” da oggi in poi dai migranti clandestini. Queste accuse contro i magistrati -categoria nei confronti della quale non nutro particolare fiducia e/o stima- sono FALSE e volte ad INGANNARE, con DOLO, TUTTI gli italiani: il che, per i Governanti attuali (così come per qualsiasi altro governante), è disdicevole, nonché SQUALLIDO e INDEGNO dell’incarico che ricoprono. Se si ha infatti la compiacenza di leggere l’ordinanza delle Sezioni Unite n. 5992/2025 -evitando così di latrare a vanvera- ci si accorgerà che la Cassazione NON ha MAI affermato che i migranti clandestini che approdano, vivi o morti, nel sacro suolo italico, hanno il “DIRITTO” di essere “RISARCITI” dagli italiani, ma hanno ritenuto -a mio avviso a buon diritto- che il comportamento tenuto dal Ministro dell'Interno Salvini ha LESO il DIRITTO INVIOLABILE di LIBERTÀ dell’immigrato Mulugeta Gebru Kefela il quale, pertanto, ha il diritto di ottenere dallo Stato Italiano un somma di danaro a titolo di RISARCIMENTO del danno, che noi cittadini italiani pagheremo per le CAZZATE fatte da Salvini, cioè per aver indebitamente trattenuto questo migrante (assieme ad altri migranti) sulla nave Diciotti, anziché farlo sbarcare.

Per contro, la TESI DIFENSIVA dell’attuale Governo catto/fascista -secondo cui la privazione della libertà di Mulugeta Gebru Kefela rientra tra gli “ATTI POLITICI”, come tale INSINDACABILE dalla Cassazione, è stata respinta. E, in effetti, privare una persona della libertà senza alcun valido motivo o infilare un ebreo, un rom e un omosessuale in una camera a gas non mi sembra, propriamente, un “atto politico”, anche se i catto/nazi/fascisti rimpiangono, con nostalgia, i tempi in cui potevano farlo. Ricordo che gli “ATTI POLITICI” sono quelli che rientrano nella LIBERA SCELTA delle Istituzioni politiche, come ad esempio stringere trattati internazionali, effettuare proposte di legge, nominare senatori a vita e giudici costituzionali, eleggere il presidente della repubblica e i membri del C.s.m. etc.: per questo sono INSINDACABILI. dai giudici perché, altrimenti. il Potere Giudiziario invaderebbe la sfera di attribuzioni del Potere Politico.

Soggiungo che il paventato danno dei risarcimenti milionari a favore di TUTTI i migranti invasori del Sacro suolo italico -che è stato diffuso dal Governo e da quotidiani come Il Giornale- è una GIGANTESCA MENZOGNA che è stata propinata per ingannare, con dolo, gli italiani: la condanna del Governo riguarda infatti UN SOLO migrante e si risolverà in un’elemosina di forse 1.000 euro, che peraltro dovrebbe essere RESTITUITA agli Italiani dall’Augusto Ministro Salvini sulla base della Legge sulla responsabilità contabile degli Amministratori, essendo costui l’autore della cazzata (chi sbaglia dovrebbe pagare).

Per chiudere il caso Diciotti, ricordo che la sentenza delle S.U. può essere impugnata dal Governo davanti alla Corte Costituzionale con un conflitto di attribuzioni: non so se sia stato fatto, ma è certo che il supposto "atto politico" messo in atto contro i migranti della Diciotti mi sembra che non sia stato più REITERATO dal Governo italiano. Mi chiedo allora: come mai? Se Salvini & C. ritengono che sia un atto "politico" trattenere i migranti sulle navi impedendone la discesa a terra, che si ripeta dunque questo comportamento, magari non più per una sola diecina di giorni, ma per due o tre anni. Pur consapevole che la questione migranti sia una “seccatura” per tutti, suggerei anche, come prossimo ATTO POLITICO da adottare, quello di bloccare i flussi migratori con raffiche di mitragliatrice e cannonate: quale migliore occasione, per Giorgia Meloni, di dimostrare al suo papa Bergoglio quali sono le sue “sane” “radici cattoliche” di accoglienza ed inclusione?

lunedì 24 marzo 2025

Lo storico scontro Odifreddi-Fisichella sulla pedofilia ecclesiastica

Questo è il PRIMO servizio televisivo che ha affrontato, nella Repubblica Pontificia Italiana, lo scandalo della PEDOFILIA e della COPERTURA OMERTOSA dei preti pedofili da parte della Chiesa Cattolica e dei suoi Gerarchi. Il servizio di Santoro fu boicottato da TUTTI i politici catto-fascisti dell'epoca, che tentarono di vietarne la messa in onda. Di lì a poco il MURO di OMERTOSA COPERTURA dei prelati cattolici, COADIUVATO dall'altrettanto OMERTOSA COPERTURA della cd. "stampa italiana", ha cominciato a sgretolarsi sino a che, anche nel Regno di Vaticalia, sì è cominciato a sapere che questo SCANDALO schifoso riguarda l'intero Pianeta e, in particolare, TUTTI i Paesi dove il cattolicesimo aveva attecchito. Rivedere oggi questo video è importante, per rendersi conto con quante arroganti menzogne Monsignor Fisichella tentò, allora, di NEGARE questa vergognosa COPERTURA dei prelati delinquenti che, è bene sottolinearlo, è SECOLARE e non è MAI stata sanzionata o DENUNCIATA dalla Chiesa e dai suoi Gerarchi, che si è limitata a "TRASFERIRE" i LUPI DEPRAVATI da una parrocchia all'altra, facendo sì che la lista dei fanciulli sodomizzati si prolungasse a dismisura: e TUTTO QUESTO perché la Chiesa ha sempre PRIVILEGIATO la sua IPOCRITA "IMMAGINE" di "SPECCHIATA MORALITA", mentendo sfrontatamente, INSABBIANDO e coprendo la responsabilità PENALE dei suoi prelati criminali che, se processati dai loro "Tribunali ecclesiastici", venivano e vengono sanzionati solo con la "strabilianti" "pene" del divieto di dire la messa per 5 o 6 mesi. Ai beati beoti che affermano che ora, col novello Papa Francesco, le cose sono un po' cambiate e che ha anche chiesto perdono, ricordo che questo timido mutamento di rotta è avvenuto solo DOPO che la Chiesa è stata travolta a livello Planetario da questo scandalo di OMERTOSA COPERTURA dei criminali e NON ha quindi potuto più NEGARE quello che, invece tentò ALLORA di fare il cardinale/pilota di F1 Fisichella. Le scuse non servono: un po' di VERGOGNA sì.

mercoledì 5 marzo 2025

Giudizio universale, di Luigi Tosti

 





La Corte Europea dei Diritti dell’Uomo condanna Dio e suo figlio Gesù a 100.000 miliardi di miliardi di euro per violazione del diritto all’equo processo.

Strasburgo, 5 marzo 2025.

Oggi, con sentenza n. 869 del 2025, la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo di Strasburgo ha condannato Dio e suo figlio Gesù a pagare 100.000 miliardi di miliardi di euro a 26 miliardi di defunti cristiani che hanno proposto ricorso COLLETTIVO per la violazione dell’art. 6 della Convenzione Europea dei Diritti dell’uomo, lamentando l’ECCESSIVA DURATA del GIUDIZIO UNIVERSALE cui dovrebbero essere sottoposti DOPO la loro morte. I ricorrenti, che sono deceduti negli ultimi 2.000 anni, hanno lamentato che il “GIUDIZIO UNIVERSALE” non è stato nemmeno “ATTIVATO” -né da Gesù né da suo Babbo- in palese violazione dell’art. 6 della CEDU che sancisce che i processi debbano essere definiti “in TEMPO RAGIONEVOLE”, come peraltro sancito anche dall’art. 111 della Costituzione della Repubblica Pontificia Italiana.

La Corte Europea dei Diritti dell’Uomo ha osservato che “i defunti cristiani sono assoggettati al  GIUDIZIO UNIVERSALE il quale, tuttavia, potrà essere ATTIVATO e DEFINITO alla FINE dei TEMPI, subito DOPO la SECONDA VENUTA di Cristo sul pianeta Terra”. Secondo i Giudici della Corte Europea “questa CONDIZIONE di PROCEDIBILITÀ del Giudizio Universale, imposta dai Teologi Cristiani, viola la ragionevole durata del processo, perché i poveri defunti di religione cristiana stanno aspettando da 2.000 anni che venga celebrato il Giudizio Universale nei loro confronti, sicché non sono in grado di sapere se dovranno andare all’Inferno, al Purgatorio o in Paradiso ”. I Giudici di Strasburgo sottolineano, poi, che il “GIUDIZIO UNIVERSALE” viola anche il principio della CERTEZZA della PENA, perché i Teologici Cristiani hanno recentemente messo in dubbio l’esistenza del “PURGATORIO”, dicendo che dovrebbe trattarsi di una fake news, sicché i poveri cristiani, morti negli ultimi 2.000 anni, non sono neppure in grado di sapere a quale pena potranno essere condannati, con conseguente stato di ansia. Nel giudizio davanti alla Corte Europea si è costituito personalmente Gesù il quale -anche a nome di suo Babbo- ha rappresentato a propria discolpa di “NON essere ancora a conoscenza del momento esatto della FINE dei TEMPI e, quindi, di quando potrà ritornare per la SECONDA VOLTA sul pianeta Terra, auspicandosi, tuttavia, che questo evento possa avverarsi presto grazie alla dilagante IMBECILLITÀ del genere umano”.

            Il Babbo di Gesù ha già fatto sapere -per il tramite del portavove del Vaticano- che proporrà appello alla Grande Camera della CEDH e che, in caso di conferma della condanna, i 100.000 miliardi di miliardi di euro saranno direttamente versati dallo IOR, ovviamente nell’aldilà, ai 26 miliardi di defunti cristiani che hanno vinto questo storico ricorso.

            Curate ut valeatis

Nelle foto: Dio, suo figlio Gesù e la Corte europea dei diritti dell'uomo.

venerdì 6 settembre 2024

 


Sangiuliano e la Boccia: un verminaio endemico dell'Italia che qualcuno si ostina a contrabbandare, con strafottenza, arroganza. impudicizia ed impudenza, come "democrazia" e "legalità". E' imbarazzante commentare l'intervista al Ministro Sangiuliano mandata in onda su RAI UNO. Un "ministro" che ha l'impudenza e l'arroganza di piagnucolare per aver piantato le corna alla moglie con una donna imprenditrice che, come si può notare dalle foto e dai confronti tra questi due personaggi, si è "follemente innamorata" di questo affascinante e prestante ministro, travolta da una irrefrenabile passione priva di qualsiasi "INTERESSE PERSONALE" di CARRIERA e FAVORITISMI: passione "sBOCCIAta" nella calura dell'agosto 2024. E' esaltante vedere questi due personaggi e sentirli parlare, difendersi, giustificarsi ed autoassolversi. E' esaltante verificare COME e con QUALI CRITERI i nostri Augusti Politici "NOMINANO" le persone che debbono ricoprire incarichi PUBBLICI importanti a spese dei contribuenti italioti: nessun concorso pubblico per SELEZIONARLI , bensì il mercimonio di prestazioni sessuali che il Ministro Sangiuliano rivendica come una conquista personale scaturente dal suo fascino irresistibile e dalla sua bellezza e prestanza fisica e, dall'altra parte, una donna imprenditrice che non aspira, per carità!!!, a far carriera pubblica dispensando le sue grazie e le prestazioni sessuali, ma che si ritiene degna di essere stata selezionata per gli alti incarichi pubblici a cagione delle sue QUALITA' PROFESSIONALI nell'ambito della Pubblica Amministrazione, qualità professionali CERTIFICATE da un CURRICULUM di STUDI strepitoso e stellare. Questo che vediamo NON è un quadro isolato, ma un SISTEMA SISTEMATICO che riguarda tutte le cosiddette "Istituzioni" pubbliche statali, regionali, provinciali e comunali. Un VERMINAIO che squalifica tutte le istituzioni e che mette in luce come la cd. "democrazia" e la cd. "legalità" siano due parole vuote, false ed ipocrite, due chimere alle quali possono credere solo i poveri di spirito, gli illusi e chi, facendo politica, aspira e PARTECIPARE a questo schifoso MERCIMONIO. E questi politici hanno anche l'impudenza e l'arroganza di dichiararsi paladini della famiglia "naturale" fondata sull'amore e sulla fedeltà e di gridare poi ai 4 venti: Dio, Patria e Famiglia!!!. Vergognatevi, ammesso che siate forniti di un briciolo di coscienza che vi permetta di vergognarvi. Dire che fate schifo e che disonorate l'intero Paese e l'intero Popolo italiano è troppo poco. Altro che dimissioni.

sabato 31 agosto 2024

Straordinaria scoperta scientifica: l’anello diaframmatico dell’esofago è stato “IDEATO” e “REALIZZATO” da Nostro Signore Gesù Cristo, 2000 anni fa (di Luigi Tosti)


 

Straordinaria scoperta anatomica: “È stato Nostro Signore Gesù Cristo che, 2000 anni fa, ha “IDEATO” e “REALIZZATO” l’anello diaframmatico dell’esofago per impedire che il cibo ingerito dell’Homo sapiens potesse risalire in dietro dallo stomaco”.

Questa sconvolgente scoperta è stata diffusa il 6 agosto del corrente anno 2024 da RAI 3, la quale ha mandato in onda la puntata di “Elisir” del 29/11/2023 dedicata alle cause dell’ernia iatale e del reflusso gastroesofageo, dove è intervenuto il Dott. Dino Vaira, Professore ordinario del Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche, Settore scientifico disciplinare: MEDS-05/A Medicina interna, dell’Università Alma Mater Studiorum di Bologna, nonché Direttore della Scuola di Specializzazione di Medicina d’urgenza dell’ Ospedale Sant’Orsola di Bologna, il quale, rispondendo all’intervistatrice, ha annunciato all’intero Mondo della Scienza quanto segue: “Come lei ben sa, NOI siamo stati FATTI in maniera MERAVIGLIOSA da Nostro Signore Gesù, quindi Lui c’ha messo anche questo “anellino” (lo iato diaframmatico) proprio perché non debba risalire il fondo dello stomaco in alto”.

Per chi fosse scettico indico il link di questa straordinaria SCOPERTA SCIENTIFICA che dà lustro alla RAI e alla sua istituzionale funzione pubblica di divulgazione del SAPERE SCIENTIFICO: https://www.raiplay.it/.../Ernia-iatale----Elisir...

DOPO questa straordinaria scoperta si è aperto un acceso DIBATTITO SCIENTIFICO su questi TEMI:

1) Posto che Nostro (o forse meglio: Vostro) Signore Gesù Cristo è vissuto circa 2.000 anni fa, COME erano fatti l’esofago e lo stomaco dell’Homo sapiens PRIMA della sua divina MODIFICA? La risposta è ovvia: NON esisteva alcun anello diaframmatico e, quindi, TUTTI gli UOMINI nati PRIMA della discesa sul Pianeta Terra di Gesù Cristo erano PRIVI dell’anello diaframmatico e, quindi, il cibo andava in sù e giù dai loro stomaci agli esofagi, e questo perché il Babbo di Gesù si era dimenticato di PROGETTARE e REALIZZARE l’anello diaframmatico. Per riscontrare questo dato sono stati subito effettuati dei controlli su Ötzi, cioè l’Homo di Similaun trovato mummificato sulle Alpi e, incredibile dictu, è risultato che Ötzi l’anello diaframmatico ce l’ha, come peraltro ce l’avevano tutti gli altri ominidi come noi che si sono estinti, in primis l’uomo di Neanderthal. E’ allora? Come si spiega questa contraddizione?

2) Il problema altrettanto grave è dato dal fatto che l’anello diaframmatico ce l’hanno -per così dire- cani e porci, ovverosia tutti gli altri nostri cugini primati, i cani, i gatti, i leoni, i leopardi, le mucche e, sembra, anche i lombrichi. Come si spiega, allora, che il Babbo di Gesù si sia dimenticato di apprestare questo “ACCORGIMENTO” per il primate che ha “creato a Sua Immagine e Somiglianza”, ma l’abbia apprestato per TUTTI gli altri animali? Forse una dimenticanza DIVINA?

3) il Terzo problema risiede nel fatto che Nostro Signore Gesù Cristo ci ha fatto questo anellino per evitare che il cibo arrivato nello stomaco potesse ritornare indietro: tuttavia, nonostante questa GENIALE trovata architettonica seguitiamo a soffrire di ernia iatale e di reflusso gastroesofageo, esattamente come gli uomini vissuti PRIMA della Sua venuta celeste in Terra, per cui sorge spontanea questa domanda: caro Gesù, ma che cazzo di anellino diaframmatico ci hai fatto? Non lo potevi fare meglio?

 

sabato 6 luglio 2024

il giudice Rosario Livatino, “Beatificato come Martire” da Papa Francesco, sarà il PRIMO “PATRONO” di Tutti i Magistrati Italiani (di Luigi Tosti).

 



E’ quasi fatta: il giudice Rosario Livatino, “Beatificato come Martire” da Papa Francesco, sarà il PRIMO “PATRONO” di Tutti i Magistrati Italiani (e del C.S.M).

Quel che mi accingo a scrivere non l’ho ricavato da papiri trogloditici del Neolitico, ma da notizie tranquillamente pubblicate dalla Stampa e dalle TV italiche. E cioé: su iniziativa della Chiesa e del Procuratore di Avellino Domenico Airoma, nonché dell’On.le Alfredo Mantovano, attuale sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, con funzioni di Segretario del medesimo Consiglio, il giudice siciliano Rosario Livatino, proclamato “Beato Martire” dalla Chiesa Cattolica e prossimo “Santo”, è stato “candidato” ad assurgere a “Patrono delle toghe”, cioè di Tutti i Magistrati Italiani. E questo col plauso compiaciuto del Consiglio Superiore della Magistratura della Repubblica Laica Italiana, i cui membri laici e non laici potranno beneficiare da oggi in poi della “Protezione” e dei “miracoli” di questo futuro Santo.

Chi è Rosario Livatino? Livatino è un giudice ucciso il 21.9.1990 in un agguato, mentre percorreva in auto la strada che collega Canicattì ad Agrigento, presso il cui Tribunale lavorava. Gli assassini, dopo aver speronato la sua auto, esplosero numerosi colpi di arma da fuoco senza colpirlo: Livatino allora fuggì dall’auto a piedi ma fu inseguito nei campi e poi freddato a colpi di pistola.

Perché Rosario Livatino è stato dichiarato “Beato e Martire” dalla Chiesa Cattolica?

La domanda che mi pongo è lecita: perché mai questo giudice, morto a 37 anni dopo essere (giustamente) fuggito davanti ai suoi sicari per “salvarsi la pelle”, è stato dichiarato “Beato” e “Martire” dopo un “processo” (!?!?) di “beatificazione” iniziato nel 2011 e finito il 21 dicembre 2020, cioè quando papa Francesco ha autorizzato la “Congregazione delle cause dei santi” a promulgare il decreto riguardante il “Martirio in odium fidei” del cosiddetto “giudice ragazzino”? Mi chiedo: che cosa c’è di tanto “eroico” e di “sacrificale” nel comportamento di un uomo che, per salvarsi la pelle, fugge (giustamente) davanti a chi lo vuole uccidere, ma non ci riesce e poi soccombe? Posso capire che possa essere “etichettato” come “martire” un Salvo D’Aquisto, che si è volontariamente sacrificato il 23 settembre 1943 per salvare un gruppo di civili durante un rastrellamento delle truppe naziste, ma una persona che fugge per salvarsi la pelle non compie certamente un gesto eroico o altruistico, ma subisce un assassinio che non voleva subire. E allora, qual è la motivazione? La spiegazione è semplice. Siamo in Italia e, in particolare, nell’Italia del Sud, dove i santi e i miracoli prolificano più dei funghi e dove il misticismo religioso e il desiderio di avere un Santo in casa -o nel paese natio- è radicato da millenni. E’ per questo che è stata intentata la causa per la beatificazione di Rosario Livatino, cioè di un giudice cattolico morto ammazzato. Questa causa ha comportato, NECESSARIAMENTE, la “PROVA” che il defunto giudice avesse fatto almeno un “MIRACOLO” da morto. Ecco allora che viene acquisita la “TESTIMONIANZA” di Elena Valdetara Canale, che si dichiara “miracolata” per intercessione del defunto giudice Rosario Livatino. La Valdetara attesta, davanti al Tribunale dei Santi, di essere inspiegabilmente guarita nel 1996 da un linfoma di Hodgkin, diagnosticatole nel 1993. I raziocinanti a questo punto si chiederebbero: e allora? Quale nesso causale esisterebbe tra questa presunta guarigione e il defunto Dott. Rosario Livatino? E’ stato forse il dott. Rosario Livatino che ha fatto guarire la Valditara oppure, ammesso che vi sia stato questo “SOVRANNATURALE” intervento “taumaturgico”, questa “miracolosa” guarigione non potrebbe essere attribuita, per esempio, a Zeus, Apollo, Bacco, Diana, Afrodite, Giunone, Iside, Osiride, Anubi, Odino, Manitù o a qualcun altro dei miliardi di dei inventati dall’uomo? Ovviamente il Tribunale dei Santi della Romana Chiesa Cattolica ha deciso di NO, perché ha “decretato” che è stato proprio il giudice ragazzino a far guarire la Valditara, e non le cure dei medici o altri dei o altri santi.

Ma non è tutto. La Valditara ha due figlie biologiche, Chiara e Cecilia di 17 e 13 anni, nonché due figli adottivi, Simona, affetta da sindrome di Down e da cardiopatìa congenita, che morirà nel 2001, e Francesco di quattro anni, un bimbo focomelico privo dei quattro arti. E allora sorge spontanea un’altra domanda: ma perché, Signora Valditara, anziché IMPETRARE la sua guarigione dal linfoma di Hodgkin, non ha pregato il defunto giudice Rosario Livatino di far guarire Simona dalla sindrome di Down e dalla cardiopatìa congenita, evitandole così la morte, nonché di far rispuntare tutti e 4 gli arti al povero Francesco?

Risposta cattolica: misteri della FEDE.

Per fortuna, però, da oggi in poi TUTTI i Magistrati Italiani e i Membri del CSM saranno “protetti” e “ILLUMINATI” dal Beato Rosario Livatino, il primo magistrato “beato” nella storia della Chiesa cattolica. Ovviamente il nostro Beato farà un ulteriore “miracolo”, magari guarendo un islamico talebano in Afganistan, e a quel punto avanzerà in carriera, maturando il titolo di “Santo”.

Due “PERLE” per i lettori.

Prima perla: la camicia portata da Livatino il giorno della morte, rimasta intrisa di sangue, come da consuetudine truculenta cattolica è divenuta una RELIQUIA che è oggetto di venerazione e di richiesta di miracoli e di intercessioni, magari per ottenere il rilascio di una concessione edilizia per costruire in area non edificabile.

Seconda perla: il Ministro Nordio, ex magistrato con tendenze baciapiliste, è intervento al Palazzo di Giustizia di Padova dove è stata allestita la mostra “Sub Tutela Dei”, dedicata al primo magistrato proclamato beato, cioè Rosario Livatino, dichiarando che questi è un «MARTIRE religioso» perché -si badi bene- «noi non ci troviamo di fronte a un magistrato caduto nell’adempimento del dovere, ma davanti a qualcuno che ha fatto qualcosa di più: ha PERDONATO i suoi assassini. Una scelta che solo alcuni sanno fare».

Sorge spontanea un’altra domanda: Egregio Ministro Nordio ed Ecc.mo Tribunale dei Santi, come “cavolazzo” siete venuti a conoscenza che Rosario Livatino ha “PERDONATO” i suoi assassini? Quando le forze dell’ordine sono intervenute sul posto, infatti, il Livatino era già morto da un pezzo e non ha mai detto di aver perdonato i suoi assassini, anche perché è fuggito davanti agli assassini e, dopo essere stato ucciso, non ha avuto modo di parlare. D’altro canto, se aveva il desiderio di “perdonarli” a priori, perché è fuggito, anziché offrire il suo petto agli assassini e dire: “Sparatemi, perché io vi perdono in anticipo”??

Nordio ha anche ricordato come la nostra cultura, impregnata dal pensiero veterotestamentario, sia da sempre tesa a rispondere a questa domanda: «Perché il GIUSTO, cioè l’INNOCENTE, viene punito?». Da questo postulato di FEDE il Ministro Nordio ne ha tratto la conclusione che «nel Nuovo Testamento è scritto che il CREATORE si è IMMOLATO sulla Terra (=Pianeta) per REDIMERE i peccati ALTRUI. Si è messo alla pari del reo che viene punito. L’INGIUSTIZIA è stata RIPARATA dal Creatore del mondo. È questa la visione di Livatino. Ed è questa la differenza tra il servitore dello Stato e il santo».

Sorge spontanea altra domanda: Egregio Ministro Nordio, se Lei pensa realmente che le “INGIUSTIZIE” subite dalle VITTIME ad opera dei delinquenti e dei prepotenti debbano essere PERDONATE -come fatto da San Rosario Livatino- quale cavolazzo di bisogno c’è di fare cause e/o processi nei confronti dei delinquenti e di chi ci arreca torti e ingiustizie? In altre parole: visto che bisogna perdonare chi ci reca ingiustizia o torto -perché così Le insegna la sua morale cattolica (“bisogna immolarsi a sacrificio per redimere i peccati altrui” e “Le INGIUSTIZIE che subiamo in questa vita terrena saranno RIPARATE dal Creatore del mondo”)- per quale cavolazzo di motivo si ostina a mantenere in vita i Tribunali “italiani”? Li elimini tutti perché così, quando saremo derubati, malmenati, oltraggiati, uccisi, truffati etc, potremmo dire ai delinquenti: “Vi perdoniamo, perché tanto c’è il Creatore che ci penserà lui a rimediare alle vostre malefatte, quando arriverà il ….. “GIUDIZIO UNIVERSALE”!!!!!!!!

Da cotanta coerenza del Ministro di Giustizia scaturisce un mio personalissimo suggerimento finale: se avete una causa in corso -o vi passa la malsana idea di proporne una- chiedete l’intercessione di San Rosario Lavatino, di cui vi fornisco i recapiti per l’Italia:

Mail: dio.chiesacattolica.vaticano.livatino@paradiso.sezionebeatiitaliani.it”;

PEC: dio.chiesacattolica.vaticano.livatino@paradisopec.sezionebeatiitalliani.it;

telefono mobile: +++*** 339 4564564546456456 699699699699 3453453435

Curiosità: i santi patroni e protettori ammontano, in Italia, a ben 11.811. Tra di essi spiccano:

Patroni d’Italia: San Francesco d'Assisi e Santa Caterina da Siena

Esercito Italiano: San Giovanni XIII papa (10 ottobre);

Marina Militare: Santa Barbara vergine e martire (4 dicembre)

Aeronautica Militare: Beata Vergine di Loreto (10 dicembre)

Arma dei Carabinieri: Santa Maria "Virgo Fidelis"

Guardia di Finanza: San Matteo Apostolo

Guardie Forestali: San Giovanni Gualberto;

Patroni Regioni: ogni Regione ha il suo patrono (ad es., la “rossa” Emilia Romagna ha come patrono Sant'Apollinare)

Patroni Province: sono 110

Patroni Comuni: sono 7.904

lunedì 24 giugno 2024

Le indennità dei testimoni (di Luigi Tosti)

 


Le indennità dei testimoni

Le INDENNITÀ di VIAGGIO e di SOGGIORNO dei “TESTIMONI sono state equiparate a quelle dei Parlamentari Italiani.

NOTIZIA FRESCA: gli Onorevoli Parlamentari italiani, dando ENCOMIABILE dimostrazione di RIPUDIO di qualsiasi PRIVILEGIO e di qualsiasi DISEGUAGLIANZA, hanno deciso -con Legge n. 12.089.765.345.413 del 55 maggio del corrente anno 2024- di equiparare le PROPRIE “indennità di trasferta” e di “soggiorno” a quelle che i Parlamentari hanno SEMPRE riconosciuto, con gli artt. 45-48 del Testo unico di spese di giustizia (D.P.R. 30.5.2002, n. 115), ai “TESTIMONI”, e cioè a coloro che sono costretti, sotto comminatoria di una sanzione da € 51 a € 516, a recarsi presso i vari Tribunali italiani per rendere le deposizioni nei processi civili, penali etc.

DOMANDA: ma quali sono le “LAUTE” “INDENNITÀ” di “TRASFERTA” e di “SOGGIORNO” di cui “GODONO” i cittadini italiani che sono costretti ad andare a testimoniare, magari con viaggi di 1.200 chilometri e con soggiorni in albergo?

RISPOSTA: gli articoli 45-48 del Testo unico delle spese di giustizia, di cui al D.P.R. 30.5.2002, n. 115, riconoscono ai cittadini italioti le seguenti “INDENNITÀ”:

A) ai testimoni residenti nel Comune in cui si trova l’Ufficio giudiziario presso cui sono stati citati, ovvero residenti in un Comune che dista non oltre due chilometri e mezzo, spetta l’ALLETTANTE “indennità” di euro 0,36 al giorno (= 36 centesimi);

B) ai testimoni residenti al di fuori del Comune dove ha sede il Tribunale spetta invece il rimborso delle spese di viaggio, per andata e ritorno, pari al prezzo del biglietto di SECONDA CLASSE sui servizi di linea, oppure al prezzo del biglietto aereo della classe economica, ma SOLO se autorizzati dall'autorità giudiziaria (il che non avviene mai); agli stessi spetta inoltre la GOLOSA indennità di euro 0,72 (= 72 centesimi) per OGNI GIORNATA IMPIEGATA per il VIAGGIO, nonché l'ulteriore ed ALLETTANTE indennità di euro 1,29 per OGNI GIORNATA di SOGGIORNO nel luogo dell'esame. Quest'ultima indennità è dovuta solo se i testimoni sono obbligati a rimanere fuori dalla propria residenza per ALMENO UN GIORNO INTERO, OLTRE a QUELLO di PARTENZA e di RITORNO.

C) Ai testimoni MINORI di anni quattordici NON SPETTA ALCUNA INDENNITÀ.

D) Agli accompagnatori di testimoni MINORI degli anni quattordici o degli INVALIDI GRAVI (quelli che chiamavamo “storpi” o “sciancati”) i NOSTRI AUGUSTI Parlamentari riconoscono il RIMBORSO delle SPESE e le INDENNITÀ sopra indicate (72 centesimi + 1,29), SOLTANTO però se non siano essi stessi testimoni.

CILIEGINA FINALE: per ottenere questi allettanti “compensi” i testimoni DEBBONO presentare apposita DOMANDA SCRITTA al Cancelliere dell’Ufficio Giudiziario presso cui hanno effettuato la deposizione testimoniale, sempreché RIESCANO a TROVARE un CANCELLIERE all’interno del Tribunale (cosa che è oggi praticamente IMPOSSIBILE). Questa domanda -per redigere la quale vi dovreste rivolgere ad un avvocato, pagandolo- DOVETE presentarla -a pena di DECADENZA- non oltre CENTO GIORNI dalla data della testimonianza, decorsi i quali -come dicono a Roma- “ve la prendete nell’orifizio anale”. Nel caso poi che, dopo aver presentato la domanda, non vi venga rilasciata un'immediata liquidazione, con conseguente ritorno a casa SENZA alcuna liquidazione, dovreste poi riprendere il treno, l'aereo o il cammello per recarvi NUOVAMENTE presso lo stesso Cancelliere del Tribunale per ritirare la "liquidazione cartacea": i Cancellieri, infatti, non ve la recapitano certamente con una lettera, e non ve la inviano neppure con un'email o con una PEC.

Nell’ipotesi, poi, in cui siate riusciti ad ottenere la liquidazione del RIMBORSO delle spese di viaggio -che avete dovuto anticipare di tasca vostra- nonché un paio di euro di indennità di soggiorno, dovrete attendere qualche DECENNIO, se è lo Stato che vi deve rimborsare, oppure dovrete fare una causa alla parte che vi ha citato come testimone, se questa si rifiuta di pagarvi, e rivolgervi quindi ad un avvocato pagando migliaia di euro sia a suo favore sia a favore dello Stato.

Concludendo, se vi capita di essere citati come testimoni, accogliete questa GOLOSA OPPORTUNITÀ con SOMMO GAUDIO: potrebbe trattarsi del COLPO di FORTUNA che aspettavate da una vita e che risolverà tutti i vostri problemi economici, soprattutto se siete dei siciliani che debbono andare a testimoniare a Milano, soggiornandovi per due giorni. Potreste infatti "GUADAGNARE" la RESTITUZIONE delle spese di viaggio che avete già anticipato per viaggiare in una carrozza “bestiame” delle Ferrovie dello Stato, nonché 1,44 euro di “indennità” di VIAGGIO  ed altri 1,58 euro per pagarvi due giorni di SOGGIORNO in un albergo (magari a 5 stelle).

Se volete leggervi la Legge n. 12.089.765.345.413 del 55 maggio del corrente anno 2024, che gli Augusti Parlamentari hanno deliberato con URGENZA per equiparare le LORO INDENNITÀ di VIAGGIO e di SOGGIORNO a quelle che vi competono come “testimoni”, vi rimando alla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n. 400.978.674 del giorno 76 maggio del corrente anno 2024.

martedì 18 giugno 2024

Firma anche tu la petizione per aumentare l’8 per mille alla Chiesa Cattolica sino all’800 per mille (di Luigi Tosti.

 

Firma anche tu la petizione per aumentare l’8 per mille alla Chiesa Cattolica sino all’800 per mille.

La Legge 20 maggio 1985, n. 222, voluta dal compianto Bettino Craxi e titolata “DISPOSIZIONI per il SOSTENTAMENTO del CLERO CATTOLICO in SERVIZIO nelle DIOCESI”, ha disposto all’art. 47 che “A decorrere dall'anno finanziario 1990 una QUOTA PARI ALL'OTTO PER MILLE DELL'IMPOSTA SUL REDDIT
O DELLE PERSONE FISICHE, liquidata dagli uffici sulla base delle dichiarazioni annuali, È DESTINATA, in parte, a scopi di interesse sociale o di carattere umanitario a diretta gestione statale e, in parte, a scopi di carattere religioso A DIRETTA GESTIONE DELLA CHIESA CATTOLICA
.”

Le destinazioni di cui al comma precedente vengono stabilite sulla base delle scelte espresse dai contribuenti in sede di dichiarazione annuale dei redditi. IN CASO DI SCELTE NON ESPRESSE DA PARTE DEI CONTRIBUENTI, LA DESTINAZIONE SI STABILISCE IN PROPORZIONE ALLE SCELTE ESPRESSE.”

            Come si può constatare, la legge n. 222 del 1985 riguarda SOLO la CHIESA CATTOLICA e SOLO il CLERO della CHIESA CATTOLICA. Questo discende dalla circostanza che l’UNICO VERO DIO è quello venerato dai CATTOLICI, mentre gli altri dei e gli altri adepti di altre religioni sono, in attuazione del principio di EGUAGLIANZA e PARI DIGNITÀ, considerati alla stregua di fecal fragments.

            Tuttavia alcuni di questi supposti fecal fragments si sono fatti avanti e, reclamando il diritto all’eguaglianza sancito dagli artt. 3 ed 8 della Costituzione, hanno stipulato delle “CONVENZIONI” -nella qualità di CULTI TOLLERATI- con il Regno di Vaticalia al fine di ottenere lo stesso diritto di poter partecipare alla SCELTA dell’8 per mille da parte dei loro adepti.

A tutt’oggi il Governo della Repubblica Pontifica Italiana ha ammesso a partecipare al bottino dell’8 per mille 7 religioni cristiane e, obtorto collo, 4 religioni non cristiane. E cioè: 1) l’Unione italiana delle Chiese Cristiane Avventiste del 7° giorno; 2) le Assemblee di Dio in Italia; 3) la Chiesa Evangelica Valdese; 4) la Chiesa Evangelica Luterana in Italia; 5) la Sacra Arcidiocesi ortodossa d’Italia ed Esarcato per l’Europa Meridionale; 6) la Chiesa apostolica in Italia; 7) l’Unione Cristiana Evangelica Battista d’Italia; 8) l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane; 9) l’Unione Buddhista Italiana; 10) l’Unione Induista Italiana; 11) l'Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai.

            I Testimoni di Geova hanno invece RINUNCIATO all’8 per mille per non appropriarsi delle tasse pagate dai contribuenti italiani.

            Per contro i Musulmani, che chiedono da decenni ai Governi italiani di stipulare l’intesa per devolvere l’8 per mille dell’IMPOSTA IRPEF che pagano al Regno di Vaticalia, sono stati esclusi con una serie di pretesti deliranti perché -e questi sono i VERI motivi-appartengono alla categoria dei fecal fragments, come tali indegni di percepire l’8 per mille, e inoltre si sostiene che poi destinerebbero il LORO 8 per MILLE per atti di terrorismo.

            Ciononostante ai musulmani è stato concesso il privilegio e il diritto di vedersi pascolare i maiali dei Leghisti sulle aree destinate all’erezione delle loro moschee.

            Per gli ATEI, invece, la situazione è “giustamente” più negativa e paradossale, non solo perché si tratta di soggetti sub-umani appartenenti alla peggior specie di fecal fragments -alla quale modestamente appartengo anch’io- ma anche perché i Governi dell’Italica Colonia del Vaticano NEGANO in radice agli atei qualsiasi diritto in ambito religioso e, in particolare, il DIRITTO di DEVOLVERE l’8 per MILLE della LORO imposte IRPEF all’Associazione UAAR, che li rappresenta a livello nazionale.

Infatti i Governi di destra, sinistra, centro destra e centro sinistra si sono RIFIUTATI da DECENNI di stipulare la CONVENZIONE con gli atei, adducendo che SOLO coloro che pensano e credono in POSITIVO sono esseri umani degni di rispetto e di considerazione, mentre coloro che la pensano e credono in senso NEGATIVO -per esempio affermano che NON ESISTONO i puffi, Babbo Natale, la Befana, l’Uomo Nero, Nembo Kid, Zeus, Odino, la fatina Azzurra, i Trolls, le Ninfe dei boschi, gli Gnomi, i diavoli etc.- non hanno alcun diritto di esporre le proprie idee e destinare il loro 8 per mille alle associazioni che le sostengono.

E’ in questo contesto che si inserisce l’allucinante battaglia ULTRAVENTENNALE dell’UAAR per ottenere la stipula di una convenzione con lo Stato Italiano che consentisse ai suoi associati di destinare l’8 per mille della LORO Irpef alla LORO Associazione.

L’UAAR dapprima vince la causa davanti al Consiglio di Stato, che afferma l’elementare e consolidato principio giuridico -scolpito in tutte le Convenzioni internazionali e ribadito dalla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo e dallo Corte Costituzionale italiana- secondo cui il diritto di LIBERTÀ RELIGIOSA non va inteso solo in senso POSITIVO ma anche in senso NEGATIVO, cioè di NON credere. Il Governo della Pontificia Colonia Italiana ha allora proposto ricorso alle Sezioni Unite della Cassazione per ottenere l’annullamento di questa sentenza del Consiglio di Stato n. 6083/2011, sostenendo che il Consiglio di Stato NON poteva pronunciarsi sulla DOMANDA dell’UAAR perché proveniente da un soggetto privo di qualsiasi legittimazione, perché il RIFIUTO alla stipula della convenzione con questo “fecal fragment”, opposto dal Governo italiano, era un atto “POLITICO” INSINDACABILE da qualsiasi Giudice (della serie: lo Stato Italiano le convenzioni le stipula “con chi cavolazzo vuole” e i Giudici non debbono metterci bocca).

E’ però accaduto che le Sezioni Unite della Cassazione con sentenza n. 16.305-2013 hanno respinto il ricorso del Governo stabilendo che il diritto di credere (ad esempio che la Terra è piatta) è uguale al diritto di NON credere (che la Terra sia piatta).

A questo punto il Governo della Repubblica Pontificia Italiana si è rivolta alla Corte Costituzionale presieduta dalla ciellina Marta Cartabia e formata, tra gli altri, dal giudice Giuliano Amato dei Governi Craxi I° e Craxi II°, che si era già espresso pubblicamente in senso NEGATIVO contro l’UAAR, sostenendo, con un “conflitto di attribuzioni”, che le Sezioni Unite della Cassazione NON potevano PRONUNCIARSI sul ricorso presentato dallo stesso Governo Italiano perché ANCHE i giudici della Cassazione -al pari del Consiglio di Stato- NON avevano alcun diritto di pronunciarsi sulla richiesta del “fecal fragment” UAAR di essere considerato UGUALE alle altre Religioni che PASTEGGIAVANO da decenni e decenni con l’8 per mille RUBATO dalla tasche dei contribuenti italiani.

Questa causa di “conflitto di attribuzioni” è stata assegnata al Giudice costituzionale Giorgio LATTANZI, ex Presidente di Sezione penale della Cassazione e NON colluso con la Chiesa cattolica, ed è stato poi decisa dalla Corte Costituzionale -composta da Marta CARTABIA, Presidente, Giuseppe FRIGO, Paolo GROSSI, Giorgio LATTANZI, giudice relatore, Aldo CAROSI, Mario Rosario MORELLI, Giancarlo CORAGGIO, Giuliano AMATO, Silvana SCIARRA, Daria de PRETIS, Nicolò ZANON, Franco MODUGNO, Augusto Antonio BARBERA e Giulio PROSPERETTI- con sentenza n. 52 del 2016 con la quale, in estrema sintesi, l’Eccelsa Corte ha solennemente confermato che gli atei sono dei “fecal fragments” e che l’UAAR, che li rappresenta, NON ha il DIRITTO di stipulare intese per consentire ai propri associati di partecipare alla SCELTA dell’8 per mille, perché la Repubblica Pontificia Italiana le “CONVENZIONI le può stipulare con chi cavolazzo vuole” (non ho detto cazzo), trattandosi di un “atto POLITICO” INSINDACABILE dai Giudici italiani. Il qual principio -ovviamente- significa che i Musulmani italiani, pur essendo meno “fecal fragments” degli Atei, se la possono levare dalla testa la speranza di stipulare un’intesa col Governo del Regno di Vaticalia e di partecipare alla scelta di devolvere il LORO 8 per mille alle proprie Associazioni religiose.

NOTA di rilievo: la sentenza n. 52 del 2016 avrebbe dovuto essere SCRITTA dal Giudice RELATORE Dott. Mario Lattanzi, ma risulta invece redatta dal giudice Nicolò ZANON, collaboratore con la Nuova Destra di Marco Tarchi, eletto membro del Consiglio superiore della magistratura col sostegno del PDL di Berlusconi ed editorialista di Libero, Il Giornale e Il Sole 24 Ore. Questa DISCRASIA dipende dal fatto che sicuramente il Relatore Dott. Mario Lattanzi è stato messo in minoranza e, quindi, la sentenza è stata redatta da altro giudice della Corte Costituzionale favorevole ai “principi” sopra enunciati.

Va soggiunto, a chiusura di questo breve trattato sui “fecal fragments” Musulmani ed Atei, che la Corte dei Conti ha INVITATO formalmente -e per almento 4 volte- i vari Governi della Repubblica Pontificia Italiana ad eliminare o correggere il meccanismo dell’8 per mille, sollevando anche molteplici rilievi di INCOSTITUZIONALITÀ della Legge n. 222 del 1985 del compianto Bettino Craxi: queste SOLLECITAZIONI al Governo sono state effettuate dalla Corte dei Conti Italiana con delibere n. 16/20144, n. 8/2015, n. 16/2016 e n. 24/2018.

            È da evidenziare che il Governo italiano DOVEVA rispondere, per LEGGE, alla Corte dei Conti entro il termine di SEI mesi. Domanda retorica: quante risposte sono state fornite dal Governo Italiano? Risposta: NESSUNA. Altra domanda: qual è il motivo delle mancate risposte alla Corte dei Conti? Risposta: sembra, da voci di corridoio, che il Vaticano e la Chiesa non abbiano graditoi rilievi della Corte dei Conti, sicché il Governo italiano si è affrettato a classificare anche i Giudici della Corte dei Conti come “fecal fragments”, indegni di ricevere risposte. Tutto questo sulla base del principio del rispetto della LEGALITÀ, sancito dalla Costituzione e ribadito dal Marchese del Grillo, secondo cui “il Governo della Colonia Pontificia so’ io e voi cittadini italiani non contate un cazzo”.

            CONCLUSIONI: sulla base di quanto sopra esposto propongo di lanciare una petizione pubblica all’attuale Governo affinché aumenti l’8 per mille alla Chiesa Cattolica portandolo sino all’800 per mille, in modo da destinare l’80 per cento dell’IRPEF, sottratta ai lavoratori e pensionati italiani, all’ulteriore SOSTENTAMENTO del CLERO. Firma anche tu, così ti ridurrai ancor più in braghe di tela!

            Amen. Addì 18 giugno 2024.

Homo Hereticus

lunedì 27 maggio 2024

C'è già troppa "frociaggine in giro": parole SANTE, che escono dalla DIVINA BOCCA del Papa buono, Papa Bergoglio, in arte Francesco, neo poverello di Assisi.

 C'è già troppa "frociaggine in giro": NO all'ammissione nei seminari dei FROCI. Parole SANTE, che escono dalla DIVINA BOCCA del Papa buono, Papa Bergoglio, in arte Francesco, neo poverello di Assisi. Come dargli TORTO? E' impossibile: il Papa è INFALLIBILE perché il suo "VERBO" è direttamente ispirato dal buon Dio. Orsù, dunque, ripristiniamo la Santa tradizione dell'Inquisizione, che bruciava sui roghi i froci: e aggiungiamoci anche le lesbiche, i trans e tutti gli altri DEVIATI, PERVERTITI e SCHIFOSI che non hanno ancora capito che si debbono CURARE per diventare NORMALI. La Chiesa si rinnova, come cantava Giorgio Gaber, e bisogna frenarla perché, altrimenti, rischiamo che la CIVILTA' e l'UMANITA' progrediscano troppo. L'Italica Colonia del Vatic-Ano è un ESEMPIO ILLUMINANTE per il MONDO intero, un vero FARO di progresso e di RISPETTO dei DIRITTI UMANI e di RIPUDIO delle discriminazioni contro le DONNE, gli OMOSESSUALI e i DIVERSI.

Passate parola ed URLATE pure, nelle pubbliche piazze, che i FROCI dovrebbero ardere sui roghi, dopo essere stati cattolicamente infilzati con una palo nel sedere: nessuno potrà incriminarvi di NESSUN REATO, perché vi limitate a DIFFONDERE il "VERBO" di Sua SANTITA', che parla sotto dettatura di DIO.
Alleluja e LODE al Signore. Amen. P.S.: facebook mi avvisa che nel mio post ci sono parole che incitano all'odio e che me lo possono rimuovere. Ma siamo pazzi? Diffondere il Verbo del Papa è un incitamento all'odio?