Ricevo dall'amico Ennio Montesi un'indiscrezione circa il disegno di legge che il Governo Letta si appresta a presentare per risparmiare l'astronomica cifra di ben 113 miliardi di euro all'anno per risolvere immediatamente la crisi che attanaglia l'Italia. Si tratta dell'uovo di Colombo (del navigatore, non del tenente) cui nessuno aveva prima pensato. Consiste, nella sostanza, nel negare agli ammalati e moribondi cattolici l'assistenza sanitaria. Partendo, infatti, dal dato di fatto che quasi tutti gli italiani sono "cattolici" perché, dopo essere stati battezzati quando erano incapaci di intendere e volere, non hanno poi rinnegato la fede imposta, il Governo Letta ha ritenuto, giustamente, che essi non siano bisognosi di alcuna cura contro le malattie perché direttamente assistiti dal S.S.N.N.S.G.C. (Servizio Sanitario Nazionale di Nostro Signore Gesù Cristo).
Il Governo Letta ha dunque ritenuto -anche per doveroso rispetto della libertà di religione dei cattolici- di privarli dell'infimo e inutile S.S.N. (Servizio Sanitario Nazionale), dal momento che le prestazioni sono direttamente e costantemente erogate -a costo zero- dalle varie divinità cattoliche con miracoli ed interventi di dio padre, di dio figlio, dello spirito santo, delle 8.978.546 madonne censite, dei 9.789.546.354,43 santi, dei 5.789.976.453,78 angeli, arcangeli, cherubini, serafini e troni.
Relazione al progetto di legge n. 356 /2013
Diamo ai Cattolici quel che è dei
Cattolici. Lasciamo che i Cattolici credenti muoiano, che tirino le cuoia in
grazia del loro Dio onnipotente e onnisciente. Ciò va detto per onestà, lealtà,
serietà e democrazia a tutela di tutti i Cattolici. È impossibile e ridicolo
curare i Cattolici negli ospedali italiani. Gli ospedali non sono fatti per i
Cattolici. I Cattolici, razza superiore poiché dotati di fede, tradirebbero se
stessi, la propria fede e il loro Dio se permettessero e accettassero di essere
curati negli ospedali come le altre persone. I Cattolici non sono come le altre
persone. Per evitare questa dicotomia, questo inaccettabile disagio di “conflitto
di interessi dell’anima” dei Cattolici è stato elaborato il moderno disegno
di legge speciale che privilegia i Cattolici credenti. Una volta per tutte
viene stabilita e rispettata la globale condizione a favore e a beneficio di
tutti i Cattolici praticanti e non praticanti, senza distinzione di età, di
sesso, di condizione sociale. Viene presentato il testo unico del Disegno di
legge, denominato DIOCATTO, scritto dai migliori esperti giuristi e
costituzionalisti. Disegno di legge da mettere ai voti in parlamento affinché
venga favorevolmente accolto e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale diventando
legge esecutiva. C’è da sottolineare che quei parlamentari che rifiutassero di
dare voto favorevole sarebbero di fatto da ritenersi fuori dal cattolicesimo,
‘non cattolici credenti’ e non potranno dichiararsi mai più tali, ma saranno da
bollare con le lettere ‘FC’, Falso Cattolico, impresso a ferro incandescente
sulla loro fronte, poiché si spacciano impropriamente per cattolici credenti e,
ancora peggio, sono parlamentari che non seguono la parola e gli insegnamenti
del Signore, andando essi contro il Disegno di Dio onnipotente, quindi contro
la morale cristiana, contro i valori del cattolicesimo, contro la dottrina
della Chiesa cattolica, contro il Vaticano e contro la parola del Santissimo
Padre. Parlamentari di così bassa levatura morale non potranno restare sui
banchi del parlamento, ma dovranno andarsene immediatamente. Ecco i ventotto
articoli del disegno di legge:
Disegno di legge per i Cattolici credenti
presentato alla Camera dei Deputati e al Senato della Repubblica affinché si
compia il “Disegno del loro Dio”. Denominazione disegno di legge: DIOCATTO
applicabile in Italia e da estendere ad altre nazioni.
Art. 1
Il Governo della Repubblica Italiana si è
attivato, attraverso i propri organismi Diplomatici internazionali, invitando le
altre nazioni ad adottare una legge analoga alla presente affinché i Cattolici
credenti non vengano mai più discriminati e/o ghettizzati. Il Governo italiano
si attiva affinché la legge DIOCATTO venga recepita e inserita integrandola nel
testo della Costituzione della Repubblica Italiana, nella Carta per la
Salvaguardia dei Diritti dell’Uomo, nella Costituzione Europea, proponendola
alla Commissione d’Europa, alle Nazioni Unite e all’Ordine Mondiale della
Sanità.
TITOLO II°
Art. 2
Affinché i Cattolici credenti siano
facilmente identificabili e non confondibili con altre religioni inferiori e
con altre credenze insulse verrà allestito un data base informatico così da
permettere che sulla carta di identità di ogni persona Cattolica venga apposta
la scritta individuale: “di Religione Cristiano-Cattolica”. Ciò vale anche per
gli appartenenti alla categoria di lavoratori: diaconi, seminaristi, preti,
sacerdoti, frati, suore, vescovi, cardinali, papi e tutti gli abitanti e
appartenenti al Vaticano e delle Nunziature apostoliche.
Art. 3
I Cattolici credenti, per poter usufruire
di privilegi non discriminanti, sono tenuti a dare comunicazione scritta
mediante apposito modulo scaricabile dal sito del governo presentandolo, entro
60 giorni dalla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della legge, all’ufficio
anagrafico del proprio comune di residenza.
TITOLO III°
Art. 4
I Cattolici hanno il privilegio personale
di non essere curati anche se ciò li condurrà a morte certa, affinché si compia
la volontà del loro Dio onnipotente.
Art. 5
I Cattolici hanno il privilegio di non
potersi avvalere delle cure negli ospedali né pubblici, né privati, né
cliniche, né ambulatori, né in Italia né in nessun’altra nazione del mondo,
anche se ciò li condurrà a morte certa, affinché si compia la volontà del loro
Dio onnipotente.
Art. 6
I Cattolici hanno il privilegio di non
sottoporsi a trapianti, né a operazioni chirurgiche di alcun tipo, né potranno
avvalersi delle ricerche scientifiche evolute sulle cellule staminali
embrionali, né di altre ricerche scientifiche anche se ciò li condurrà a morte
certa, affinché si compia la volontà del loro Dio onnipotente.
Art. 7
I Cattolici hanno il privilegio di non
potersi avvalere di medici, né di dottori, né di luminari della medicina, né di
specialisti scientifici di alcun tipo anche se ciò li condurrà a morte certa,
affinché si compia la volontà del loro Dio onnipotente.
Art. 8
I Cattolici godono il privilegio di non
avere somministrati farmaci né medicine di alcun tipo anche se la mancata
somministrazione di farmaci e di medicine li condurrà a morte certa, affinché
si compia la volontà del loro Dio onnipotente.
Art. 9
I Cattolici non avendo bisogno delle cure
sanitarie avendo già le ottime, straordinarie e sovrannaturali cure tra le
migliori da parte del loro Dio onnipotente non disporranno di tessera sanitaria
e avranno il privilegio di non avvalersi della sanità.
Art. 10
I Cattolici hanno il privilegio di poter
soffrire dolori terribili, atroci e lancinanti, nel caso insorgessero, per
tutta la vita e fino alla loro morte, senza che nessuno debba per questo
intervenire poiché chiunque si intromettesse contravverrebbe la volontà del
loro Dio onnipotente.
Art. 11
I Cattolici per curarsi da qualsiasi
malattia e risolvere qualsiasi problema di salute, hanno il privilegio di
avvalersi esclusivamente della loro fede, del catechismo, delle preghiere,
della religione cristiano-cattolica e dell’infinita bontà e misericordia del
loro Dio onnipotente.
Art. 12
I Cattolici per curare i propri problemi
di salute si avvalgono esclusivamente, con loro grande privilegio, delle
potentissime e attrezzatissime strutture in elenco: miracoli della Madonna di
Lourdes, miracoli della Madonna di Fatima, miracoli della Madonna di
Medjugorje, miracoli della Madonna di Santiago de Compostela e di tutti i
miracoli delle altre Madonne certificate, avvistate e mappate nel mondo.
Inoltre i Cattolici per curarsi si avvalgono, con privilegio, dei miracoli di
Padre Pio, dei miracoli di San Gennaro, dei miracoli del sangue che si
scioglie, dei miracoli delle sindoni, dei miracoli di tutti i Santi, Beati e
Martiri ufficiali riconosciuti dalla Chiesa cattolica e di tutti i Santi del
calendario.
Art. 13
I Cattolici hanno il privilegio immenso di
essere curati dalle loro malattie e dai loro problemi di salute solo ed
esclusivamente dentro tutte le chiese, cattedrali, conventi, monasteri e
basiliche cristiano-cattoliche consacrate situate sia in Italia che in altre
nazioni, mediante letture di vangeli, letture di bibbie, letture di messali,
mediante benedizioni, acque sante, acque benedette, ostie consacrate, vini
consacrati, oli benedetti e consacrati, rosari, aspersori, incensi, croci e
crocifissi, statuine sacre, presepi, immagini sacre e santini consacrati,
reliquie, ossa e frammenti di cadaveri santi, lembi di pelle e capelli di Santi
e di Sante custoditi nelle sacre bacheche, dei tanti sacri prepuzi del pene di
Gesù Cristo custoditi nei conventi, oggettistica benedetta, sante messe, messe
speciali, messe gregoriane, Pater Nostri, Ave Marie, Meae Culpae, Viae Crucis,
preghiere, preghiere collettive, ritiri in meditazione, astinenze, digiuni,
espiazioni, penitenze, canti sacri, canti e cori liturgici, canti gregoriani,
riti sacri, voti di silenzio, voti di castità, salmi, sante quartine, litanie,
invocazioni, esorcismi, confessioni, suppliche, nenie, e tutto ciò che la loro
religione cristiano-cattolica prevede e prescrive per mano e ad opera della
categoria di lavoratori diaconi, seminaristi, preti, sacerdoti, frati, suore,
vescovi, cardinali, papi.
Art. 14
I Cattolici, nei casi di salute più gravi
e ostinati, hanno il privilegio di rivolgersi direttamente per consulti
specialistici ai loro vescovi, ai cardinali e al papa. I Cattolici con problemi
gravissimi di salute e/o malati di cancro e di tumori dovranno essere ospitati
in Vaticano dentro la Santa Sede e a piazza San Pietro per terapie intensive
affinché le cure e i trattamenti siano somministrati in dosi massicce.
Art. 15
La legge vale ed è applicata anche e
soprattutto ai diaconi, preti, frati, sacerdoti, suore, vescovi, cardinali e
papi, privilegiando questa categoria di lavoratori.
Art. 16
I medici, i chirurghi, i dottori, i
luminari della medicina e chiunque darà cure e aiuti di carattere
medico-sanitario-scientifico ai Cattolici saranno perseguiti ai sensi di legge
con sanzioni penali e amministrative.
Art. 17
Per garantire il rispetto e l’osservanza
della legge verrà creato e addestrato il corpo speciale di vigilanza chiamato
PDO ‘Polizia di Dio Onnipotente’ che vigilerà e interverrà affinché la legge
sia rispettata e i contravventori puniti. La Polizia di Dio Onnipotente avrà
doppia veste di vigilanza e di giudicatrice e risponderà esclusivamente ad una
imparziale Commissione super partes composta di Axtei, Atei, Agnostici,
Razionalisti e Liberi Pensatori.
Art. 18
Il mancato rispetto della legge prevede
anni di reclusione da un minimo di 6 fino all’ergastolo. Se i trasgressori
appartengono alla categoria di lavoratori diaconi, preti, frati, sacerdoti,
suore, vescovi, cardinali e papi, le pene raddoppiano in anni di reclusione da
12 fino a 2 ergastoli.
Art. 19
Ai condannati è prevista la confisca
immediata e permanente da parte dello Stato Italiano di tutti i beni mobili e
immobili di proprietà fino al terzo grado di parentela del condannato sia per i
Cattolici che per la categoria di lavoratori diaconi, preti, frati, sacerdoti,
suore, vescovi, cardinali e papi.
Art. 20
Per questi reati non sono ammessi indulti
né prescrizioni per decorrenza dei termini. Indagini e processi debbono essere
espletati in massimo 30 giorni.
MORALE CATTOLICA,
PECCATI E REATI
Art. 21
I Cattolici hanno il privilegio di non
fare sesso fuori dal matrimonio, né col sesso opposto al proprio, né tanto meno
con identico sesso, per non mettersi contro la Volontà del loro Dio
onnipotente. È vietato alle persone non cattoliche il fare sesso coi Cattolici
credenti sposati e vietato con Cattolici credenti non sposati essendo per i
Cattolici le attività sessuali un peccato al di fuori del matrimonio. Il
divieto è per salvaguardare i Cattolici in modo tale che non vengano indotti in
peccato, quindi contro il volere del loro Dio onnipotente.
Art. 22
I Cattolici hanno il privilegio di non
masturbarsi né da sposati, né da non sposati. Ai Cattolici maschi è vietata la
masturbazione per evitare la dispersione del seme. Alle Cattoliche femmine è
vietata la masturbazione perché è un peccato di lussuria e di fornicazione,
affinché si rispetti la volontà del loro Dio onnipotente.
Art. 23
I Cattolici hanno il privilegio di non
poter divorziare in nessun caso e per nessuna ragione, per non andare contro il
Volere del loro Dio onnipotente. Il matrimonio dei Cattolici non potrà mai
essere sciolto né dagli avvocati, né dai magistrati, né dai tribunali e nemmeno
dalla categoria di lavoratori diaconi, preti, frati, sacerdoti, suore, vescovi,
cardinali e papi, né con la Sacra Rota, né con altro tipo di ruote, essendo il
matrimonio dei Cattolici celebrato dinanzi al loro Dio onnipotente, quindi
inscindibile e valido per sempre fino alla morte.
Art. 24
Le donne Cattoliche hanno il privilegio di
non abortire in nessun caso e per nessuna ragione, anche se ciò le condurrà a
morte certa, affinché si compia la volontà del loro Dio onnipotente.
Art. 25
Le donne Cattoliche hanno il privilegio di
non partorire con taglio cesareo in nessun caso, anche se ciò le condurrà a
morte certa, affinché si compia la volontà del loro Dio onnipotente che impone
alle donne Cattoliche anche e soprattutto di partorire con dolore.
Art. 26
I Cattolici hanno il privilegio di non
usare preservativi né altri mezzi di contraccezione, ma ogni rapporto sessuale
deve essere non protetto. Le donne Cattoliche hanno il privilegio di non usare
la pillola abortiva RU486, né altri tipi di anticoncezionali affinché si compia
la volontà e il destino del loro Dio onnipotente.
Art. 27
I Cattolici hanno il privilegio unico e
irrevocabile di donare ed elargire essi solo - ma solo essi e nessun altro -
denaro e immobili e tutto quanto vorranno donare ed elargire alla categoria di
lavoratori diaconi, preti, frati, sacerdoti, suore, vescovi, cardinali e papi.
Nessun altro cittadino potrà beneficiare di tale privilegio.
Art. 28
La legge DIOCATTO stabilisce e sancisce
che solo i Cattolici veri e certificati hanno diritto a questi privilegi. Tutti
gli altri Cittadini italiani ne sono esclusi. Dopo tale legge, i Cattolici non
potranno più imporre allo Stato Italiano e a tutti i Cittadini italiani non
cattolici, non credenti o credenti in altre religioni, i loro dogmi, le loro
morali, il loro Dio cattolico onnipotente, beni esclusivi e privilegi dei soli
Cattolici. I Cattolici, con questa legge, non sono più discriminati e più nulla
è dovuto.
Questo disegno di legge è presentato da
Axteismo movimento internazionale di libero pensiero alla Camera dei Deputati e
al Senato della Repubblica affinché diventi legge esecutiva dello Stato
Italiano.
***
PERCHÉ QUESTA LEGGE È
INDISPENSABILE?
di Ennio Montesi
La proposta di legge DIOCATTO concede ai
Cattolici il privilegio di poter finalmente essere liberi di morire liberamente
tra le sofferenze più atroci, negli incidenti, di malattie, per infortuni, di
tumori e di tutto quello che il Signore Santissimo manda giù loro insieme al
pane quotidiano. Perché ostinarsi a volerli curare? Chi sono i medici, rispetto
a Dio? Nulla. E chi è Dio rispetto ai medici? Tutto. È inconcepibile e
vergognosa la pretesa che delle “nullità di insulsi medici” possano e
pretendano di curare e di salvare i Cattolici credenti ponendosi al posto e al
di sopra del loro Dio immenso, onnisciente e onnipotente. Come si può pensare
questa cosa assurda e ridicola? Perché dunque il genere umano si ostinerebbe a
sottrarre forzatamente i Cattolici dal Volere del loro Dio? Guai a intervenire
nel “Disegno di Dio”, disegno spesso imperscrutabile e ignoto agli esseri
umani. Si rischia grosso. Se il Dio cattolico stabilisce e sentenzia che il proprio
protetto Cattolico (uomo o donna), così forte della propria fede, fervente
nelle preghiere, muoia facendolo cadere dalle scale, perché affannarsi a
portarlo con l’autoambulanza a sirene spiegate al pronto soccorso? Perché
portarlo in sala operatoria rianimandolo mettendolo in mano a delle “nullità in
camice bianco”? Perché noi contribuenti non cattolici dovremmo spendere soldi
per la sanità pubblica verso un individuo Cattolico credente il cui proprio Dio
ha deciso e decretato di portarselo in Grazia Divina a casa Sua in Paradiso o
dove vorrà? Se Dio ama questo individuo Cattolico fino al punto tale che non
può aspettare che muoia di vecchiaia, ma lo fa sfracellare con l’auto
frontalmente contro un camion sull’autostrada, che se lo prenda, perbacco, di certo
Dio non gli farà mancare niente. Noi uomini e donne non cattolici imperfetti e
nullità perché dovremmo intrometterci nel “Grande Disegno Divino”? Perché il
popolo dovrebbe spendere soldi e appesantire il lavoro degli ospedali gravando
sui bilanci pubblici? Che il Dio cattolico sia accontentato dunque. Il
Cattolico credente, se è davvero “cattolico” e “credente” come dice e si vanta
spesso, non può e non deve esimersi di diventare ospite eterno del suo Dio che
adora e prega nelle messe e altrove, di quel Dio onnipotente Padrone della sua
anima, del suo corpo e di tutto quello che c’è dentro.
Chi siamo noi uomini, donne, cittadini non
cattolici gonfi di boria e di peccato, axtei, atei, laici, agnostici, liberi
pensatori, blasfemi, eretici, bestemmiatori, forse concussi con Satana,
complici del Maligno, fiancheggiatori del Demonio, per voler modificare il
“Grande Eterno Disegno di Dio onnipotente”? Chi siamo noi uomini e donne
mortali, non cattolici e quindi imperfetti e inferiori per fare in modo che il
Grande Eterno Disegno di Dio onnipotente non si avveri? Perché dovremmo essere
noi a cambiare le carte in gioco distribuite dalla mano del Destino e quindi
essere responsabili nel fare deviare il Destino verso un’altra direzione? Per
carità, non prendiamoci questa enorme responsabilità di coscienza,
assolutamente al di fuori della nostra portata razionale e dalla portata di
qualsiasi essere umano. Lasciamo quindi che il Destino dei Cattolici si compia,
che faccia il suo corso. Se i Cattolici debbono morire per volontà del loro Dio
onnipotente, che muoiano. Non possiamo farci nulla. Non si tratta questa di
crudeltà nel lasciare morire i Cattolici, ma di un normale e civile atto dovuto
verso di essi e di rispetto della democrazia.
Caro Cattolico, sei ammalato, stai
sanguinando e rantolando con le budella sparse sull’asfalto dell’autostrada?
sappi che quello è esattamente il volere di Dio, del tuo Dio
onnipotente. Come puoi pretendere quindi che noi non cattolici e non credenti
ti dovremmo soccorrere chiamando l’emergenza 118? Come osi il solo pensarlo? Se
pensi questo commetti due grandi peccati. Il primo peccato è quello che non
vuoi rispettare ciò che il tuo Dio ha in serbo per te. Il secondo peccato è
quello che a noi ci metti nei guai inducendoci a compiere un grave atto
sacrilego, facendoci mettere contro la Volontà del tuo Dio onnipotente poiché
lo stiamo ostacolando, e quindi dalla parte del Diavolo astuto e furbo. Ma
essendo noi intelligenti, razionali e democratici lasceremo che i fatti che ti
accadono e ti accadranno nella vita siano modificabili solo ed esclusivamente
dal Divino Destino del tuo Dio onnipotente, cioè lasciandoti morire permettendo
così alla tua anima di volare verso l’altro mondo che il tuo Dio ha pensato e
preparato con infinito amore per te.
È questo il senso del disegno di legge
DIOCATTO. Sei malato e sei cattolico? Hai subìto un incidente e sei in fin di
vita e sei credente in Cristo? Hai un’ernia da operare e sei un fedele alla
Madonna? Non si capisce cosa vieni a fare nei nostri ospedali. Perché ti
rivolgi alle nullità dei medici per i tuoi problemi di salute? Non vorrai mica
paragonare i medici alla saggia categoria di lavoratori diaconi, preti, frati,
sacerdoti, suore, vescovi, cardinali e papi! Ecco del perché è un enorme abuso
e un accanimento di potere, un inutile spreco di denaro pubblico e un
controsenso il fatto che i Cattolici siano curati negli ospedali italiani.
Nessuno può impedire di avvalersi del
diritto sancito dalla legge di “Obiezione di Coscienza”. Non me la sento
di andare contro la volontà del Dio cattolico che sappiamo bene, dai racconti
della bibbia, quanto Egli sia irascibile, collerico, iracondo, nevrastenico e
vendicativo. Non voglio che il Dio cattolico me la faccia poi pagare per averlo
ostacolato vendicandosi e facendo ripercussioni su di me.
Tutti i non cattolici possono avvalersi
liberamente del diritto all’Obiezione di Coscienza lasciando che i Cattolici
muoiano. È il loro Dio che lo vuole, Dio è con loro. È un diritto più che
legittimo per i Cattolici il morire per mano del loro Dio. Per i non cattolici,
per pari diritto, è più che legittimo il non agire. Lasciamo che i Cattolici
muoiano.
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