martedì 8 dicembre 2009

IL DOGMA DELL' "IMMACOLATA" CONCEZIONE

(da antoniotre82)


Ed ecco a voi la sintesi di una delle tante barzellette demenziali cattoliche : l’immacolata concezione.
E' il festeggiamento di un evento di fantasia accaduto ad una donna inventata, alla quale un bel giorno un bellissimo angioletto (l’arcangelo Gabriele) rivelò che sarebbe rimasta incinta per opera di un ectoplasma incorporeo rispondente al nome di “Spirito Santo” (forse Santo di nome e Spirito di cognome).
Tutto questo avvenne immmacolatamente, ossia la nostra wonder woman del terzo millennio, alias la Madonna, rimase vergine prima, durante e dopo il parto.
Ovviamente questi argomenti fanno ridere noi razionalisti, se non fosse però che milioni di persone ci credono realmente e provocano perciò compassione e sfiducia nell'intelligenza umana che stenta a progredire e pretende di innalzare la mitologia spicciola a verità indiscutibile, creando così delle ripercussioni sociali (e politiche) assolutamente da non sottovalutare.
Questo dogma della concezione è relativamente recente, lo mise in circolo Pio IX nel 1854 con la bolla Ineffabilis Deus. Ovviamente nessuno osò contestare e criticare: se lo dice il Papa è vero. Avrebbe anche potuto dire, mediante una bolla o una costituzione apostolica, che la Madonna aveva la forma di un drago sputa fuoco, o di un centauro dalle sembianze androgine, la gente ci avrebbe creduto lo stesso senza fiatare.
Formalmente dovremmo essere nel terzo millennio ma, valutando la credulità popolare e la superstizione religiosa ancora diffusissime, a volte mi domando se siamo davvero entrati in una nuova era, o è solo un conteggio convenzionale che segna il trascorrere del tempo che in sé non ha però nessun valore di progresso e sviluppo sociale reali all’interno delle comunità cosiddette occidentali.
Se molti sono disposti a credere, ancora nel 2010, a queste assurdità fiabesche, c’è seriamente da chiedersi se il mondo ha mai conosciuto l’epoca dapprima del Rinascimento, e poi dell’Illuminismo, con i loro concetti universali di umanesimo e razionalità.
Oggigiorno la portata di questi elementi che più hanno contribuito a far progredire i valori civili e democratici, nonchè all'ottenimento di fondamentali conquiste scientifiche, sembra essere dimenticata ed è come se non fossero mai avvenuti.
I cristiano-cattolici hanno dimenticato di aggiornare i calendari e lo hanno dimenticato da quasi due millenni: le lancette del tempo per loro sono ferme al Medioevo…ma di chi è la colpa di questo lampante anacronismo esasperato e razionalmente immotivato?
Ci sono delle cause scatenanti che portano gli individui a credere nelle assurdità nonostante vivano immersi in un’era tecnologica e del sapere a portata di mano? La risposta è certamente affermativa, tanto più che le cause che conducono l’uomo a non abbandonare la credenza nella mitologia medievale sono fra le più manipolative, subdole, condizionanti e incisive, ed hanno una potenza psicologica-strumentalizzante elevatissima.
Le cause sono da ricercare in due ambiti: il primo (ed il più importante) di carattere sociologico ed istituzionale che segue le regole del marketing, il secondo di carattere personale.
Il primo corrisponde al lavaggio del cervello, al condizionamento e all’indottrinamento che circa il 90% degli individui che nascono in Italia ricevono (subiscono) sin dai primi anni di vita. Nei primissimi periodi in cui un bambino acquista la capacità di comprendere le parole si inizierà a sfruttare la sua ingenuità cominciando a bombardarlo di parole ed immagini, inculcando nella mente concetti religiosi a cui ovviamente crederà non avendo la capacità di discernimento e nella maggioranza dei casi se li porterà dietro per tutta la vita. Chi si fa carico di questo lavoro certosino è la chiesa cattolica, ovvero sia la Vaticano S.p.a., in modo da poter avere sempre e costantemente assicurati i propri seguaci che servono ad un solo fine: la detenzione del potere sia istituzionale che economico.
Il secondo aspetto è quello dell’ambito personale della credenza-credulità, che si riassume al meglio nella frase di Karl Marx “La religione è l’oppio dei popoli”. Moltissimi cercano rifugio nella credenza per colmare le proprie lacune, la loro incapacità di comprendere il mondo ed accettarlo per come è, contando solo su sé stessi e sull’uomo. Si affidano e confidano in entità immaginarie così come il bambino spera di poter ricevere un dono da Babbo Natale, trovando conforto e sollievo. La credenza religiosa è, come diceva Isaac Asimov, "la coperta di Linus, il pollice da succhiare, la sottana cui aggrapparsi”.
Poco importa se, per seguire la religione, bisogna compiere un atto che ripugna alla stessa dignità dell’uomo ed è profondamente offensiva della nostra natura di esseri pensanti: mandare in soffitta la propria intelligenza e ridursi al rango dei muli testardi.
Ma, a quanto pare, i cattolici sono ben disposti e felici nel farlo, tanto che addirittura festeggiano le loro fiabe e sono realmente convinti che tali non siano.
La festa dell’immacolata concezione ne è la prova. Buon sonno della ragione a tutti loro.

11 commenti:

Massimo Brando ha detto...

Caro Tosti. Condivido in toto la sua battaglia per la laicità dello Stato. E mi considero, inoltre, profondamente anticristiano. Ma... il nemico va conosciuto... Devo dunque correggerla: le sue note sull'Immaccolata Concezione abbracciano in toto l'erronea interpretazione che i cattolici stessi danno del dogma stesso (rivelandosi ancora una volta poco "osservanti" di loro stessi)il dogma, proclamato da papa Pio IX l'8 dicembre 1854 con la bolla Ineffabilis Deus, NON riguarda il concepimento di Gesù, ma quello di MARIA, considerata concepita ab origine senza il peccato originale, in quanto destinata ad accogliere in futuro il figlio di dio. Dunque, il suo essere senza macchia non riguarda l'atto sessuale ma la non presenza del peccato che secondo la setta cattolica informa l'uomo anche prima della nascita.Ecco, penso che sia bene non esporre il fianco a critiche, quando si fa opposizione radicale, e basare un'invettiva su un'osservazione errata è un passo falso...

Massimo Brando ha detto...

E giusto per puntiglio, ecco il testo dell'enciclica:

« Perciò, dopo aver presentato senza interruzione, nell'umiltà e nel digiuno, le Nostre personali preghiere e quelle pubbliche della Chiesa, a Dio Padre per mezzo del suo Figlio, perché si degnasse di dirigere e di confermare la Nostra mente con la virtù dello Spirito Santo; dopo aver implorato l'assistenza dell'intera Corte celeste e dopo aver invocato con gemiti lo Spirito Paraclito; per sua divina ispirazione, ad onore della santa, ed indivisibile Trinità, a decoro e ornamento della Vergine Madre di Dio, ad esaltazione della Fede cattolica e ad incremento della Religione cristiana, con l'autorità di Nostro Signore Gesù Cristo, dei Santi Apostoli Pietro e Paolo e Nostra, dichiariamo, affermiamo e definiamo rivelata da Dio la dottrina che sostiene che la beatissima Vergine Maria fu preservata, per particolare grazia e privilegio di Dio onnipotente, in previsione dei meriti di Gesù Cristo Salvatore del genere umano, immune da ogni macchia di peccato originale fin dal primo istante del suo concepimento, e ciò deve pertanto essere oggetto di fede certa ed immutabile per tutti i fedeli. »

Unknown ha detto...

In effetti e' nel II Concilio di Costantinopoli che si proclama la "Verginita' perpetua di Maria". Ma la sostanza non cambia!

luigitosti ha detto...

Ciò che lascia interdetti è che simili vaniloqui (=circonlocuzioni parificabili, per senso e contenito, all'aria fritta) siano stati accreditati e vengano accreditati, anche dai mezzi di divulgazione di massa, senza che alcuno insorga e reclami il rispetto del proprio cervello.

lector in fabula ha detto...

Non vorrei sembrare inutilmente pedante, anche perchè, detto tra noi, questi argomenti non meriterebbero la ben che minima attenzione da parte di chi si dichiari apertamente laico, relativista e razionalista, come il sottoscritto. Tuttavia, tempo fa, polemizzando su un sito cattolico, incorsi anch'io nel medesimo errore. Il dogma c.d. "dell'immacolata concezione" non riguarda la natura virginale di Maria, prima, durante e dopo il parto (di Gesù e di tutti i suoi fratelli? Sic), bensì la circostanza che Maria, essendo Theotokos, ossia deipara, sarebbe rimasta immune dal peccato originale sin dal suo (e non quello di Gesù) concepimento.
Buoni Saturnali a tutti.

lector in fabula ha detto...

P.S.
Scusatemi. Non avevo letto l'esaustivo commento di Manfred.

Massimo Brando ha detto...

Sei perdonato Lector :)ahahahahah

luigitosti ha detto...

Sono sempre dell'opinione che addentrarsi nei dogmi e nei misteri della fede sia un'impresa vana

andrea.pontalti ha detto...

Sono sempre dell'opinione che addentrarsi nei dogmi e nei misteri della fede sia un'impresa vana

@ luigitosti

Ma come? Lei scrive su un argomento, le contestano un macroscopico errore, non corregge, poi dice che è vano occuparsi di tale argomento?

Non è affatto elegante!

luigitosti ha detto...

Caro piccolo uomo,
correggere un dogma falso con un altro dogma falso potrebbe essere valutato come sintomo di incipiente pazzia o demenza. Comunque l'articolo non è il mio ma dell'autore citato all'inizio, col quale potrà valutare l'opportunità di procedere ad un approfondito esame storico circa la illibatezza della madonna o della femmina di homo sapiens che la generò

Anonimo ha detto...

PORCO DIO E MADONNA ZOZZA!