Papa Francesco ha asserito di essere stato testimone di un
miracolo avvenuto nella sua Argentina. L’ha raccontato proprio lui stamane, nel
corso della messa a Santa Marta. “I miracoli ci sono”, ha detto Bergoglio ai
fedeli, e “la preghiera fa miracoli ma dobbiamo credere”. Nel corso della messa
il Papa ha raccontato la storia del
miracolo dispensato ad una bambina argentina di 7 anni, gravemente malata, in
questi termini:
Una bimba di 7 anni si ammala e i medici le danno poche
ore di vita. Il papà, un elettricista uomo di fede, è diventato come pazzo e in
quella pazzia ha preso un autobus per andare al santuario mariano di Lujan
lontano 70 km. Arrivato alle 9 di sera, era tutto chiuso e lui ha cominciato a
pregare la Madonna con le mani sulla cancellata di ferro. Pregava e piangeva e
così è rimasto tutta la notte. Alle 6 del mattino ha ripreso il bus e alle 9
all'ospedale ha trovato la moglie piangente. Ha pensato al peggio. “Cosa è
successo?”, le ha chiesto. “Sono venuti i dottori e mi hanno detto che la
febbre se n'è andata, che respira bene, che non c'è niente e non capiscono cosa
è successo…”.
Anch'io sono stato miracolato, e mi sento pertanto in
obbligo di testimoniare la grazia divina ricevuta dalla Madonna.
Il 12 marzo 2005 soffrivo di diarrea e i medici mi avevano
dato due ore di vita. Mia moglie, che è devota della Vergine di Merd-jugorje,
anziché assistermi al capezzale, ha visto bene di andare in pellegrinaggio, a
piedi, da Lecce a Merd-jugorje. Ivi giunta ha pregato ininterrottamente per
sette giorni e sette notti davanti al tempio della Vergine. Quando è tornata in
Italia, dopo 6 mesi, è andata dritta al cimitero, ma ha trovato la mia tomba
vuota. E' allora tornata a casa e, con immensa gioia, mi ha trovato vivo e
vegeto: la diarrea mi era scomparsa già da sei mesi ed ero stato dimesso dall’ospedale
lo stesso 12 marzo 2005. Papa Francesco ha dunque ragione: la fede vince su
tutto, anche sulla diarrea.
Post scriptum: Vorrei umilmente rivolgere una domanda alle
centinaia di Madonne venerate su questo Pianeta: ma non sarebbe meglio che i padri
delle bambine morenti assistessero le loro figlie al capezzale, magari
rivolgendo a Voi auguste Vergini delle preghiere, piuttosto che abbondonarle
per venire a pregare nei vostri templi, distanti centinaia di chilometri? Siete forse affette da ipoacusia?
Luigi Tosti, 21 maggio d.i.C.
2 commenti:
Articolo semplicemente eccezionale!
Grazie Attilio!!!Come va il Venezuela dopo Chàvez?
Posta un commento