Alle 14,24 del 24 settembre 2009 si è conclusa, dopo 17 mesi, l’esposizione alla venerazione dei fedeli della carcassa imbalsamata di Padre Pio.
Il portavoce del Vaticano ha affermato che il bilancio dell’evento mediatico è altamente positivo: “Si calcola che almeno 8.000.000 di fedeli si siano accalcati attorno al cadavere del Santo Pio nell’arco di 17 mesi. Ma l’aspetto più importante è che ben 7.999.998 di essi siano rappresentati da persone laureate e, in particolare, da 2.000.000 di premi nobel, da 3.000.000 di scienziati e da 2.999.998 di docenti universitari. Rita Levi Montalcini, Margherita Hack, Dànilo Mainardi ed Umberto Veronesi sono soltanto alcuni dei più prestigiosi scienziati che hanno stazionato, in estasi, attorno al Santo carcame, per ben 8 mesi, dal mattino alla sera inoltrata. Degni di encomio sono stati Piergiorgio Odifreddi, Roberto Vacca, Piero ed Alberto Angela e Mario Tozzi, che non hanno esitato ai disagi di una vita passata in tenda, per ben 15 lunghi mesi, pur di poter pregare, dalle 7 alle 23 di ogni giorno, davanti alla sacra salma. Soltanto due degli 8 milioni di fedeli erano privi di laurea: si tratta di due agricoltori delle isole Fiji che hanno affrontato i disagi di un lungo viaggio sino a San Giovanni Rotondo per pregare dinanzi alla grande salma”. “Questo dimostra -soggiunge il portavoce del Vaticano- che fede e ragione, come afferma il Papa, si conciliano perfettamente e che, anzi, la fede ha rigorosi pilastri scientifici”.
Nella foto: un gruppo di premi nobel, devotissimi del Santo Pio.
Il portavoce del Vaticano ha affermato che il bilancio dell’evento mediatico è altamente positivo: “Si calcola che almeno 8.000.000 di fedeli si siano accalcati attorno al cadavere del Santo Pio nell’arco di 17 mesi. Ma l’aspetto più importante è che ben 7.999.998 di essi siano rappresentati da persone laureate e, in particolare, da 2.000.000 di premi nobel, da 3.000.000 di scienziati e da 2.999.998 di docenti universitari. Rita Levi Montalcini, Margherita Hack, Dànilo Mainardi ed Umberto Veronesi sono soltanto alcuni dei più prestigiosi scienziati che hanno stazionato, in estasi, attorno al Santo carcame, per ben 8 mesi, dal mattino alla sera inoltrata. Degni di encomio sono stati Piergiorgio Odifreddi, Roberto Vacca, Piero ed Alberto Angela e Mario Tozzi, che non hanno esitato ai disagi di una vita passata in tenda, per ben 15 lunghi mesi, pur di poter pregare, dalle 7 alle 23 di ogni giorno, davanti alla sacra salma. Soltanto due degli 8 milioni di fedeli erano privi di laurea: si tratta di due agricoltori delle isole Fiji che hanno affrontato i disagi di un lungo viaggio sino a San Giovanni Rotondo per pregare dinanzi alla grande salma”. “Questo dimostra -soggiunge il portavoce del Vaticano- che fede e ragione, come afferma il Papa, si conciliano perfettamente e che, anzi, la fede ha rigorosi pilastri scientifici”.
Nella foto: un gruppo di premi nobel, devotissimi del Santo Pio.
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