venerdì 10 dicembre 2021

PEC procura Vicenza + Ministero della Salute per sequestro ed "esorcismi" coatti per curare una malata (indemoniata).

 


Al Procuratore della Repubblica

presso il Tribunale di VICENZA

PEC: ricezioneatti.procura.vicenza@giustiziacert.it

 

Al Ministro della Salute

On.le Roberto Speranza

seggen@postacert.sanita.it

 

e, per conoscenza:

 

Alla Redazione de “Il Fatto Quotidiano”

segreteriaweb@ilfattoquotidiano.it

letter@ilfattoquotidiano.it

 

Alla Redazione de “Le Iene”

leiene@mediaset.it

redazioneiene@mediaset.it

 

 

Alla Redazione de “Striscia la Notizia”

gabibbo@mediaset.it

 

 

Con la presente PEC segnalo, come cittadino e come ex avvocato ed ex giudice ordinario di questa Repubblica, un recente episodio di cronaca che riporto in calce col relativo link “https://www.ilgiornaledivicenza.it/territori/vicenza/esorcismo-al-santuario-di-monte-berico-peghiera-crocefisso-e-acqua-cosi-si-allontana-il-demonio-1.9058898” (“Esorcismo al santuario di Monte Berico. Preghiera, crocefisso e acqua: così si allontana il demonio”).

            Il candore col quale questo episodio è stato narrato dal Giornalista, quasi si trattasse di un evento da divulgare agli italiani come “normale”, mi ha sinceramente provocato sdegno e indignazione, perché questo episodio, che vede coinvolta una ragazza, forse minorenne e probabilmente affetta da turbe psichiche o da altra malattia, trascende la semplice creduloneria di un gruppo di persone, tra cui purtroppo la stessa madre, e coinvolge le cosiddette Istituzioni pubbliche, e cioè il Servizio Sanitario Nazionale e la Polizia, le quali, pur essendo intervenute su chiamata dei presenti, hanno omesso di fare il loro dovere, consentendo che una persona mentalmente malata venisse “sequestrata” per 9 ore e "curata" con riti esorcistici, degni di uno stadio primordiale della nostra specie di primati “homo sapiens”, ovverosia con veri e propri atti di stregoneria, praticata da sciamani, nella fattispecie frati cattolici.

Ciò che mi indigna è la circostanza che questa ragazza sia stata sottoposta ad un trattamento esorcistico/sanitario di ben 9 ore, sino a quando -come riferisce candidamente il cronista- "è crollata". Mi chiedo e chiedo alla Procura della Repubblica di Vicenza e al Ministro della Salute se in un Paese come l’Italia -che si autoproclama “civile”- questi "protocolli esorcistici" siano mai stati approvati dal Ministero della Salute e se, poi, sottoporre sequestrare e sottoporre per 9 ore a riti sciamanici una ragazza, probabilmente affetta da turbe psichiche o da altre malattie, "giovi" o "noccia" alla sua salute. Mi chiedo anche quali sarebbero stati i commenti della Stampa se questa notizia avesse avuto come vittima una ragazza “islamica”. Da ex avvocato ed ex magistrato (e prossimamente da ex e basta), mi chiedo se nel nostro Paese esistano sciamani di serie A, nei confronti dei quali indulgere nelle attività delinquenziali o negli abusi è un obbligo che sfocia anche nella compiaciuta condivisione, e sciamani di serie B, nei confronti dei quali la Politica, la Stampa e la Giustizia si attivano invece in fretta per reprimere e stroncare superstizioni del Paleolitico che sono incompatibili col rispetto della libertà e della dignità umana, in specie degli ammalati, ed altresì col rispetto del minimo sindacale di capacità logico/critiche di cui ogni cittadino italiano dovrebbe essere fornito, sempre che la Scuola pubblica italiana realmente funzionasse.

Ci tengo a sottolineare che la Costituzione italiana dispone sì all’art. 19 che “Tutti hanno diritto di professare liberamente la propria fede religiosa in qualsiasi forma, individuale o associata, di farne propaganda e di esercitarne in privato o in pubblico il culto”, ma dispone anche: “purché non si tratti di riti contrari al buon costume”, e questo limite -come affermato dalla Corte Costituzionale nella sentenza n. 63/2016- non può non riguarda il rispetto delle norme «relative alla sicurezza, all'ordine pubblico e alla pacifica convivenza», in primis quelle penali.

Ci tengo anche a sottolineare che la Chiesa Cattolica ha tranquillamente istituito dei “corsi di formazione di esorcisti”, ai quali si possono iscrivere sia “religiosi” che “laici” di credo cattolico (link: https://sacerdos.org/it/offerta-formativa/corso-sul-ministero-dellesorcismo-e-la-preghiera-di-liberazione/): mi chiedo, visto il manifesto quanto vergognoso assoggettamento dello Stato “laico” (???) italiano alla Chiesa Cattolica e al Vaticano, se i “laureandi” o “baccalaureandi” di questi corsi saranno accreditati dal S.S.N. e magari assunti a spese dello Stato negli ospedali pubblici, come tuttora avviene per i cosiddetti “cappellani ospedalieri” (ovviamente cattolici).

            Riporto, per doverosa conoscenza, il testo dell’articolo di stampa sovra menzionato, da me evidenziato nella parti salienti:

 

Esorcismo al santuario di Monte Berico. Preghiera, crocefisso e acqua: così si allontana il demonio

07 dicembre 2021

La confessione Secondo quanto è stato possibile ricostruire, da tempo la ragazza aveva cominciato a comportarsi in modo singolare. Il padre era convinto che soffrisse di un problema di natura psichiatrica. La madre, però, aveva deciso di rivolgersi a un prete della sua parrocchia perché sospettava che dietro ai comportamenti violenti e alle frasi blasfeme pronunciate dalla figlia, che non aveva mai mostrato prima segni di squilibrio, ci potesse essere un’influenza demoniaca. Per questo motivo, domenica la madre l’ha portata al santuario di Monte Berico per farle fare la confessione. Assieme a loro c’era anche il fratello della ragazza. Quest’ultima, attorno alle 11, ha messo piede nel confessionale e la situazione è immediatamente degenerata. Sempre in base agli elementi raccolti attraverso alcune testimonianze, la giovane è saltata addosso al religioso e ha iniziato a bestemmiare. Alcuni dei presenti l’avrebbero sentita esprimersi in diverse lingue, tra le quali il latino. «È stato spaventoso, orribile, - racconta una fedele - anche perché alternava tre voci diverse».

L’allarme All’interno della penitenzieria si è scatenato il panico tra chi era in attesa di fare la confessione o l’aveva terminata da poco. Il confessore aggredito dalla ragazza ha immediatamente chiesto l’aiuto di padre Giuseppe Bernardi, l’esorcista di Monte Berico, che è subito accorso assieme a padre Carlo Rossato, il priore, e ad altri due confratelli. Questi ultimi hanno fatto uscire tutti dalla grande sala e hanno chiuso la porta. I frati avrebbero dunque ravvisato la presenza del demonio nella ragazza e sono cominciate le preghiere di esorcismo, mentre molti dei fedeli hanno cominciato a pregare nel piazzale, spaventati dalle urla provenivano dall’interno. Qualcuno ha deciso di contattare i centralini della questura, della polizia locale e del Suem e a Monte Berico si sono presentate due pattuglie e un’ambulanza. Agenti e soccorritori sono però rimasti fuori dalla penitenzieria.

 

Le preghiere Il rito di esorcismo sarebbe stato particolarmente complicato. Tant’è che padre Rossato e padre Bernardi hanno contattato alcuni esorcisti di altre diocesi italiane affinché dessero manforte a distanza con le loro preghiere. Nonostante gli sforzi dei religiosi, la giovane non dava alcun cenno di calmarsi. Anzi. Correva da una parte all’altra della penitenzieria e saltava sui mobili, continuando a gridare a squarciagola frasi blasfeme in italiano e in altre lingue. Avrebbe inoltre tentato di aggredire i religiosi che cercavano di tranquillizzarla e se la sarebbe presa anche con la madre, alla quale avrebbe rifilato uno schiaffo. Per immobilizzarla ci sono volute quattro persone.

 

La svolta I quattro frati dell’ordine dei Servi di Maria hanno ripetuto le preghiere più e più volte. Poi, attorno alle 20.30, la svolta. La ragazza, stremata, si è addormentata di colpo. Secondo i religiosi, il rito avrebbe dunque avuto successo. A quel punto, la giovane è stata caricata sull’auto della madre e la famiglia è tornata a casa.”

Distinti saluti

Rimini, li 10.12.2021

Luigi Tosti


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