Pubblico con piacere, qui di seguito, il commento, perplesso, dell'amico Fiorenzo Nacciariti sul dibattito del Partito Radicale del 25.2.2014, dal quale traspare il tracollo degli ideali laici di questo Partito: il che ne segnerebbe la definitiva "estinzione".
Annichiliti, in Brodo di Giuggiole.
Si è svolto ieri (25/02/2014) a Roma, presso la sede del
Partito Radicale, il dibattito "La crisi giuridica ovvero l'ingiustizia
legale" vertente su un libro (vecchio di un anno) intitolato Quinto
Rapporto sulla Dottrina Sociale della Chiesa scritto da un cardinale
vietnamita, moderato da Giuseppe Di Leo, al quale sono intervenuti:
Giuseppe Di Leo (giornalista, vaticanista di Radio
Radicale), Rita Bernardini (segretario (RADICALI ITALIANI)), Alessio Falconio
(direttore di Radio Radicale), Lucetta Scaraffia (docente di Storia
Contemporanea presso l'Università “La Sapienza” di Roma), Luciano Violante
(docente universitario, già presidente della Camera ed ex magistrato), Fausto
Bertinotti (ex presidente della Camera dei deputati), Marco Pannella
(presidente del Senato del Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e
Transpartito), Filomena Gallo (avvocato, segretario dell'Associazione Luca
Coscioni per la libertà di ricerca scientifica), Giovanni Maria Vian (direttore
dell'Osservatore Romano).
Chi volesse può riascoltarlo, entro i prossimi 14 giorni,
su Radio Radicale al seguente indirizzo:
Quello che qui mi interessa sottolineare non è il merito
del dibattito ma alcuni particolari segnali che da tale dibattito sono venuti,
non come una sorpresa, ma come esplicitazione del consolidamento di una
tendenza in atto da tempo: iniziata con una certa declinazione del termine
“laicità”, tale tendenza è proseguita con la sistematica citazione di Avvenire
nella rassegna stampa di Radio Radicale, si è poi aggiunta la trasmissione
domenicale Rassegna Stampa Vaticana (su Radio Radicale) a cura di Giuseppe Di
Leo, si è avuta poi la “naturale” convergenza tra Marco Pannella e i cappellani
carcerari sulla battaglia contro la carcerazione inumana e degradante, …
Tra tutti gli interventi pateticamente ossequiosi del
nuovo ordine “francescano” il più patetico mi è sembrato quello di Filomena
Gallo (avvocato, segretario dell'Associazione Luca Coscioni per la libertà di
ricerca scientifica), non tanto per il suo contenuto, che anzi ha cercato di
raddrizzare le storture più patenti propalate da Lucetta Scaraffia (docente di
Storia Contemporanea presso l'Università “La Sapienza” di Roma) nei suoi
precedenti interventi, ma per la sua tremolante voce da “prigioniera di
guerra”.
Infine la “lectio magistralis” del direttore de
l’Osservatore Romano, Giovanni Maria Vian, il quale, a mio avviso, ha tra le
righe messo in chiaro a chi spetti il giudizio conclusivo.
La questione che mi preme più di tutto evidenziare circa
tutta questa parabola e questa “brutta fine” del fu glorioso Partito Radicale e
della fu gloriosa Radio Radicale è: quanto incide in tutto ciò la necessità del
P.R. (nelle sue varie coniugazioni) e di R.R., specie dopo la “perdita” della
Farnesina, di garantirsi l’appoggio cattolico al proseguimento del
finanziamento pubblico di R.R.?
Sarebbe poi interessante, ma mi rendo conto che sarebbe
chiedere troppo, sapere se le finanze vaticane abbiano qualche ruolo nella
altrove ventilata (ma non accertata e furiosamente esorcizzata dall’anziano
leader con minacce di querele urbi et orbi) situazione debitoria di alcune
declinazioni Radicali.
Mi sembra invece pienamente lecito e doveroso chiedere
che fine abbiano fatto il super-anticlericale Maurizio Turco e i grandi
combattenti contro i privilegi dei cattolici (specie al riguardo dell’otto per
mille e delle esenzioni per immobili della Chiesa ad uso commerciale) Michele
De Lucia e Mario Staderini.
Falconara Marittima, 26 febbraio 2014
Fiorenzo Nacciariti