ROMA - Il Tar del Lazio ha annullato venerdì 15 luglio l’attuale Conferenza Episcopale Italiana per mancato rispetto delle «quote rosa». Lo hanno deciso i giudici della seconda sezione, presieduti da Luigi Tosti, i quali hanno accolto i ricorsi proposti dall’UDC, dalla Lega Nord e dal PDL. Papa Benedetto XVI ha reagito riequilibrando, nel giro di poche ore, la presenza femminile nella Conferenza Episcopale Italiana e in tutte le altre Conferenze estere. «La sentenza del Tar non è giusta ma ne prendo atto e non ci opporremo: la Chiesa ha sempre attribuito alle donne pari diritti e pari opportunità, soprattutto nella partecipazione e nella gestione del potere», ha commentato Papa Benedetto XVI presentando la lista delle 326 donne che, da domani, faranno parte della nuova Conferenza Episcopale: tra di esse spiccano nomi di prestigio come quello dell’astrofisica Margherita Hack. Dure le critiche del PD e dell’Italia di Valori: Bersani e Di Pietro hanno definito la sentenza del TAR “grottesca e insolente”: “L’Italia -hanno soggiunto- dovrebbe imitare la Chiesa ed attribuire alle donne italiane gli stessi diritti politici e le stesse opportunità che essa ha riservato e riserva, da millenni, alle fedeli cattoliche”. Sconcerto è stato espresso dal Presidente Napolitano, che ha manifestato solidarietà al Pontefice per l’iniqua sentenza.
L’UDC, la Lega Nord e il PDL hanno respinto le critiche ai mittenti, preannunciando un ulteriore ricorso al TAR del Lazio per l’annullamento dell’elezione di Joseph Alois Ratzinger a Papa: anche il Conclave del 2005, infatti, non avrebbe rispettato le “quote rosa”.
L’UDC, la Lega Nord e il PDL hanno respinto le critiche ai mittenti, preannunciando un ulteriore ricorso al TAR del Lazio per l’annullamento dell’elezione di Joseph Alois Ratzinger a Papa: anche il Conclave del 2005, infatti, non avrebbe rispettato le “quote rosa”.
Postato da: Agenzia di stampaFANTACRONACAVERA.
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