lunedì 4 aprile 2016



LA PASSACAGLIA DELLA VITA


Oh come t'inganni
se pensi che gl'anni
non hann’ da finire,
bisogna morire,
bisogna morire,
bisogna morire.

È un sogno la vita
che par sì gradita,
è breve gioire,
bisogna morire.
Non val medicina,
non giova la china,
non si può guarire,
bisogna morire,
bisogna morire,
bisogna morire.

Non voglion sperate,
minarie, bravate
che caglia l'ardire,
bisogna morire.
Dottrina che giova,
parola non trova
che plachi l'ardire,
bisogna morire,
bisogna morire,
bisogna morire.

Non si trova modo
di scoglier 'sto nodo,
non vale fuggire,
bisogna morire.
Commun’ è statuto,
non vale l'astuto
'sto colpo schermire,
bisogna morire,
bisogna morire,
bisogna morire.

La morte crudele
a tutti è infedele,
ognuno svergogna,
morire bisogna.
È pur ò pazzia
o gran frenesia,
par dirsi menzogna,
morire bisogna,
morire bisogna,
morire bisogna.

Si more cantando,
si more sonando
la cetra, o zampogna,
morire bisogna.
Si muore danzando,
bevendo, mangiando
con quella carogna,
morire bisogna,
morire bisogna,
morire bisogna.

I giovani, i putti
e gl'huomini tutti
s'hann da incenerire,
bisogna morire
I sani, gl'infermi,
i bravi, gl'inermi
tutt'hann'a finire,
bisogna morire.
E quando che meno
ti pensi, nel seno
ti vien a finire,
bisogna morire.
Se tu non vi pensi
hai persi li sensi,
sei morto e puoi dire:
bisogna morire,
bisogna morire,
bisogna morire,
bisogna morire,
bisogna morire,
bisogna morire,
bisogna morire,
bisogna morire,

bisogna morire.

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