mercoledì 21 novembre 2012

AL CAPPELLANO NON FAR SAPERE QUANT’E’ BUONO L’ANO COL ...ERE (di Luigi Tosti)

 

Probabilmente deve essere stato il titolo di “cappellano”, appioppatogli da Santa Madre Chiesa Cattolica, che ha ingenerato in don Alberto Barin una certa confusione e commistione mentale sull’uso sessuale della “cappella” e dell’ “ano”. Fatto sta che don Alberto Barin, per l’appunto “cappellano”  del carcere di San Vittore, è stato ieri arrestato con l’accusa di concussione e violenza sessuale ai danni di sei detenuti africani (la stima sarebbe per difetto). Le violenze sarebbero state perpetrate sia nel "suo" ufficio “personale” all'interno del carcere che nella sua abitazione “personale”, cioè attigua al carcere, per la quale avrà sicuramente goduto del privilegio fiscale dell'esezione dall’IMU accordatagli dall’attuale Governo Bagnasco, che qualcuno si ostina a chiamare “Governo Monti”. Sembra che il predetto "don" ricattasse i detenuti e barattasse i favori sessuali con l'elargizione di dentifrici, schiume da barba, shampoo ed altri oggetti necessari per i bisogni elementari, "donati" con danaro “personale” del prete ma approfittando dello stato di bisogno e della condizione di inferiorità e sudditanza psicologica dei reclusi.

Il Governo Bagnasco, appresa la notizia, ha deciso, per venire incontro ai giusti appetiti sessuali dei cappell'ani cattolici, di maggiorare i loro stipendi per agevolare l'acquisto delle merci di scambio sessuale. La proposta ha trovato il pieno consenso del Ministro di Giustizia Severino, che ha sottolineato come "anche i detenuti africani" abbiano le loro esigenze sessuali durante la permanenza in carcere: e chi, meglio di un cappell-ano cattolico, potrebbe soddisfarle? Per chi voglia approfondire tutti i risvolti di questa vicenda, consiglio di leggere il diffusissimo, puntualissimo e criticissimo articolo pubblicato dal laicissimo Marco Travaglio sul FATTO QUOTIDIANO: affrettatevi, però, perché questo encomiabile articolo del dott. Travaglio potrebbe essere oscurato dalla censura cattolica.

Pubblicato da FANTACRONACAVERA addì 21 novembre d.i.C. (dopo l’invenzione di Cristo)

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