lunedì 20 agosto 2012

LE PUSSY RIOT E IL CORAGGIO DELLE IDEE.





La storia ha inchiodato Putin e il patriarca ortodosso di Mosca al palo della vergogna, entrambi spaventati dalla possibilità che una banale canzoncina, cantata da tre donne coraggiose, potesse veicolare l'opposizione al regime repressivo di Putin e della chiesa ortodossa.

Prima l'arresto, poi la condanna a due anni per aver espresso una opinione.

Putin non si è lasciata sfuggire l'occasione di misurare la sua forza vigliacca, in un vomitevole sodalizio con il potere religioso.

Povera Russia, quanto ancora dovrà soffrire prima di liberarsi dei suoi carnefici.

Un pensiero di solidarietà lo esprimiamo anche per i figli delle ragazze oggetto della repressione religiosa e politica, che rischiano di essere tolti alle madri per essere adottati, quale pena accessoria alla condanna, e auspichiamo che gli avvocati riescano ad evitare questa ulteriore bestialità.

E pensare che abbiamo sopportato per circa venti anni a capo del nostro governo un fraterno amico di Putin.

Carla Corsetti

Segretario nazionale di Democrazia Atea

Nessun commento: